Basket A2, Pasquali confida in un atto di forza dell’Unieuro

Basket

Si avvicina il derby di Romagna, in una fase estremamente delicata nella quale la cresta dell’onda pandemica è altissima, i contagi divampano anche all’interno delle squadre e le ansie aumentano. Di fronte a tutto questo, poter giocare un derby è quasi una boccata d’aria in un domani che nessuno può prevedere che contorni e riflessi avrà.

La Pallacanestro 2.015 si appresta a viverlo, ma il primo pensiero, anche del general manager biancorosso Renato Pasquali, va al contesto che non è certo quello che lui, i dirigenti ravennati e tutti i tifosi auspicavano sino a poche settimane fa. Di certo non il clima che tutti agognavano. «Certamente e purtroppo, le ulteriori restrizioni porteranno ad aver un numero inferiore di tifosi - afferma Pasquali - Un esempio: prima del Covid Forlì portava 6-700 tifosi a Ravenna, domenica forse saranno un centinaio. L’uso della mascherina Ffp2 condizionerà l’ambiente, rendendolo più sicuro da un lato, ma più grigio e cupo dall’altro».

Cercasi atto di forza

Scendiamo dalle tribune al parquet, allora. Sul rettangolo di gioco l’Unieuro cercherà l’acuto finale di un girone d’andata con molte più ombre che luci.

«Diciamo che dell’andata a soddisfarci è stata la possibilità di giocare davanti a parte dei nostri tifosi che, pur con mascherina e distanziamento hanno fatto sentire il loro attaccamento alla squadra anche se questa non sempre ha fatto divertire. Non siamo sempre stati soddisfatti del rendimento di alcuni singoli e di alcune prestazioni del collettivo. Ci aspettiamo più continuità positiva nel girone di ritorno». Anche perché il primo obiettivo, ossia la conquista delle Final Eight di Coppa Italia, rischia di sfumare. Anche in caso di successo nel derby, l’Unieuro è appesa a troppe combinazione che dovrebbero esserle favorevoli. «Chiudere l’andata con una vittoria per noi cambierebbe molto, vorrebbe dire avere invertito una tendenza che nell’ultimo periodo non è stata positiva - ammette il general manager - Non avendo ancora vinto nessun trofeo in questa lega, nel caso non ci si qualificasse, vorrebbe certamente dire avere mancato un’altra opportunità per provarci».

Come Forlì arriva alla sfida e con quali intenzioni, è sfondare una porta aperta con Pasquali. «C’è un clima di squadra diverso, sia per l’innesto di Erik Rush, sia per l’ultima vittoria. Ci aspetta una ripartenza con qualche alibi di meno e qualche certezza in più. A Ravenna vogliamo dimostrare che siamo una squadra competitiva e possiamo vincere con tutte le altre, ricominciando a pensarci come una compagine che vuole un ruolo da protagonista anche in questa stagione».

Chiaro e nuovamente ambizioso, ma cosa potrà dare Rush già domenica e dove si deciderà il derby? Pasquali chiude così: «Penso che per il suo modo di giocare Erik possa esserci di aiuto subito sia ai rimbalzi sia nel dare maggior compattezza difensiva. I rimbalzi saranno proprio una chiave, perché implicano più possessi».

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