Basket A2, Oxilia: "Brava OraSì, adesso sotto con l'Unieuro"

Dopo lo stop di Chieti, l’OraSì ha ripreso la marcia dietro Scafati e Verona, aumentando il distacco su Chiusi, sconfitta dagli scaligeri, iniziando così nel migliore dei modi la settimana del derby di giovedì contro l’Unieuro. Troppo fragile l'incompleta Fabriano per andare oltre due quarti di discreta qualità contro Ravenna che davanti al proprio pubblico non voleva perdere per la prima volta nell'anno nuovo e ha dilagato con una ripresa in linea con quanto visto recentemente, cioè più solida eccezion fatta per la trasferta in casa Lux.


Oxilia extralusso

Difesa, punti, rimbalzi, 28 di valutazione: è stata forse la partita perfetta di Tommaso Oxilia che ancora una volta ha dato prova della propria duttilità su entrambi i lati del campo, chiudendo con 15 punti e catturando 11 rimbalzi. «Volevamo assolutamente riscattarci davanti al nostro pubblico - sottolinea il jolly ligure - per la brutta prestazione di Chieti e anche personalmente ero motivato a fare bene per dimenticare la mia gara contro Chieti. Ci siamo riusciti contro una squadra che andava affrontata con il giusto approccio e la necessaria continuità ma non era così scontata nonostante la differenza in classifica. È stata una prova maiuscola di squadra, in cui tutti hanno portato tasselli importanti».
La sua prestazione difensiva sugli scudi? «Io mi preparo sempre per affrontare giocatori con taglie fisiche differenti dalla mia, marcando dal play al centro e questo porta i suoi frutti».


L'ex senza rancore

Giovedì andrà dunque in scena il derby già posticipato due volte. Oxilia si presenterà a Faenza con qualche emozione in più ma anche con la testa piuttosto libera. «Ho quasi 24 anni e nove li ho passati a giocare in Emilia-Romagna. Conosco il campanilismo e le rivalità che ci sono tra le varie città. I due anni a Forlì sono stati belli, sono andato via senza rancore come sempre e ora mi trovo benissimo a Ravenna dove abbiamo creato un ottimo gruppo dentro e fuori dal campo».
Cosa cambiare giocare al PalaCattani? «Abbiamo avuto la possibilità di sostenere qualche allenamento a Faenza e giocare lì per me avrà un significato particolare perché in quel palazzo ho segnato i miei primi due punti (nel derby contro Imola, ndr) dopo il gravissimo infortunio al ginocchio che mi ha fuori per otto-nove mesi.
Quali saranno le chiavi? «Dobbiamo cercare di recuperare tutte le energie psicofisiche spese, senza pensare che domenica avremo la lunga trasferta a San Severo. Una partita del genere non avrà bisogno di motivazioni extra e dovremo presentarci tutti carichi, usando tutte le nostre armi più efficaci, in primis il controllo dei rimbalzi e la difesa, contro una squadra molto buona e soprattutto esperta, pur senza la presenza del loro nuovo americano. Ma anche in questo stato l’Unieuro resta una squadra difficilissima da affrontare. Tutto questo spero davanti a un buon pubblico che si faccia sentire».

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