Basket A2, Montini: "L'OraSì ha sempre voglia di migliorarsi"

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Insieme a Gazzotti, il personaggio con un passato e un presente fra Ravenna e Ferrara è Mauro Montini. Il direttore sportivo dell’OraSì introduce, salvo imprevisti dovuti al Covid, il derby di domenica al Pala De André, esprimendo innanzitutto la sua soddisfazione per quanto fatto dalla squadra nella prima parte di stagione. «Sicuramente ha disputato un girone d'andata notevole e i ragazzi si sono guadagnati attraverso le prestazioni grande considerazione e credibilità da parte di tutti gli addetti ai lavori e degli spettatori di questo campionato. Una stima da dividere equamente fra giocatori e staff tecnico per quello che hanno saputo costruire ed ottenere in soli quattro mesi da agosto a dicembre riuscendo in tanti momenti a produrre una buonissima pallacanestro».

A riprova di ciò, non a caso Tilghman è fra i candidati, secondo la Lega, al titolo di miglior giocatore straniero, mentre Lotesoriere ha vinto quello di miglior allenatore esordiente di questo girone. «Sicuramente sono due riconoscimenti gratificanti per entrambi perché conquistati meritatamente attraverso il lavoro e il sudore in palestra. Bravo l'allenatore nella scelta dei giocatori, a loro volta bravi a farsi trovare pronti e ad avere la voglia di migliorare e di crescere. A riprova che i risultati di oggi di Ravenna non sono altro che la sintesi di ciò che è stato fatto sia a livello individuale, sia di gruppo».

Un progresso che ha sorpreso piacevolmente tutti a partire proprio dallo stesso Montini. «Mi sembra che il denominatore comune che accompagna questo gruppo sia la grande volontà di migliorare il proprio livello professionale seguendo alla lettera le idee che l'allenatore gli trasferisce e questa voglia è una caratteristica che si nota durante la settimana, dove si lavora intensamente ma col sorriso sulle labbra. Un’atmosfera “magica” che si proietta la domenica nella partita dove predomina il gioco d’insieme e soprattutto dove non ci sono egoismi e nemmeno primattori».

Proiettandosi allora sulla gara di domenica, è indubbio che l’esito del match con Ferrara, annunciata al completo, sarà fortemente condizionato dalle assenze per Covid in casa ravennate ma anche dalle incognite che riserva il ritorno in campo senza avere sostenuto impegni agonistici. «Dopo cinque settimane che non giochiamo, faremo certamente un po' di fatica per trovare il ritmo partita ma l’interrogativo è anche se questa squadra, sul pezzo dalla vigilia di Natale, riuscirà ad avere ancora la stessa energia e la stessa capacità di esprimere la sua pallacanestro messa in mostra fino a quel momento. Un dubbio che solo la gara provvederà a risolvere».

Senza ovviamente considerare la forza di un avversario indicato dall’inizio nella élite della categoria. «Su questo non c'è dubbio. Ferrara è stata costruita per fare un campionato di vertice e sarà quindi compito dei ragazzi trovare le risorse mentali, fisiche e tecniche per disputare una gara in linea con le precedenti prestazioni ma soprattutto all'altezza di un avversario che verrà qui con grande voglia di fare risultato”.

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