Basket A2, Luca Bedetti gioca il derby OraSì-Rbr

L'assassino, nei gialli e nei thriller, torna sempre sul luogo del delitto. Chi si è trovato bene in una società, invece, è alquanto probabile che possa tornare a vestirne i colori nel caso in cui se ne sia separato. E' quanto successo a Luca Bedetti, classe 1989, un curriculum importantissimo a partire da Santarcangelo dal 2009 al 2012 con le promozioni dall'allora DnC all'allora DnA, Ravenna con la promozione nel secondo massimo campionato e Rimini con cui ha ottenuto quella in serie B prima di diventare un vero globetrotter con l'ultimo campionato a Senigallia dove ha chiuso la stagione anzitempo per un grave infortunio al ginocchio. In questo 2023 la svolta personale e professionale, il recupero, il nuovo ingaggio alla Dulca in C Silver con un contratto triennale e la nascita di una figlia.

L'analisi al di sopra delle parti.

Per “Bedo”, come viene soprannominato, un legame a filo triplo con la Romagna visto che suo fratello Francesco veste proprio i colori di Rimini. «E' vero – ammette – un pezzettino di cuore è sicuramente dalla parte della squadra di Ferrari per motivi familiari e sono felicissimo della stagione che sta disputando mio fratello. Anche se magari i numeri in punti o altre statistiche non sono sempre particolarmente evidenti, dal punto di vista difensivo ha sempre la responsabilità di marcare l'avversario più pericoloso, svolgendo il piano-partita sempre con efficacia e quello che viene in più è, appunto, in più. Stanno disputando un campionato eccezionale che li ha già portati alla salvezza e ora puntano a qualcosa di più, con una società seria e presente alle spalle, un palazzetto sempre pieno e con due americani di livello assoluto e giovani interessanti come Meluzzi. Ma non posso certo dimenticare la mia esperienza a Ravenna, anche lì è rimasto un pezzo del mio cuore, anche in questo caso con una società solidissima alle spalle, sempre attenta ad ogni passo che compie. E' vero, hanno cominciato con difficoltà ma in queste ultime settimane si sono rinforzati con Oxilia che ha subìto un infortunio grave simile al mio e so quanto sia difficile riprendere fisicamente, forse in maggior misura psicologicamente, e con Vrankic. Anche grazie a loro stanno trovando la quadratura, visto che vengono da tre vittorie nelle ultime quattro e puntano ancora alla salvezza diretta o comunque a partire bene nella seconda fase. In tutto questo dispiace moltissimo che proprio queste due squadre siano state maggiormente penalizzate dall'addio di Ferrara che le ha private entrambe di quattro punti fondamentali nel loro percorso verso i rispettivi obiettivi, poteva essere gestita meglio la situazione ma il regolamento è stato seguito alla lettera». Un suo pronostico? «Il derby è sempre un derby ed esula da qualunque previsione ma provo a sbilanciarmi alla luce di quanto le due squadre hanno fatto finora e dico 45% Ravenna, 55% Rimini in una gara che mi aspetto intensa con la voglia dell'OraSì di far bene davanti al proprio pubblico e Rinascita di riscattare la brutta sconfitta arrivata a pochi giorni dalla matematica, quella di Cividale a cui si sono forse approcciati con la pancia piena».

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