Basket A2, l'Unieuro per il riscatto nella tana di Tortona

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Allenarsi, partire per Voghera, preparare una partita importante contro un’avversaria affamata, senza sapere sino al primo pomeriggio di oggi e, quindi, sino a cinque ore alla palla a due, se il proprio miglior giocatore potrà essere del match o meno. È questa la difficile e paradossale situazione nella quale si trovano Sandro Dell’Agnello e i suoi ragazzi dell’Unieuro che alle 20 sfideranno la Bertram Tortona potendo sapere solo attorno alle 14.30 di oggi se Terrence Roderick potrà scendere in campo. Dopo la squalifica per due turni comminata alla guardia di Philadelphia e il ricorso presentato già lunedì sera dalla Pallacanestro 2.015, è atteso per oggi il verdetto. Se il reclamo verrà accolto, con una possibile riduzione a una delle giornate di squalifica, “T-Rod” sarà in campo previa commutazione della pena in sanzione pecuniaria. In caso contrario, Dell’Agnello dovrà fare a meno di lui sia in casa di Tortona, sia domenica con Torino al Pala Galassi. In questa indeterminatezza non è affatto semplice preparare il match. «Non lo è, ovviamente e avere o non avere Roderick per noi cambia moltissimo - afferma il tecnico -. Io però sono pragmatico e non posso che essere tale, quindi preparo la gara senza disperdere energie in congetture tanto sono situazioni che non possiamo controllare. Attendiamo la decisione della giustizia sportiva e ci atterremo a quella, adeguandoci». Sul “caso”, l’allenatore forlivese non vuole entrare, Roderick è ovviamente partito ieri pomeriggio assieme a tutta la squadra e si allenerà sino all’ultimo. E poi? «Poi c’è Tortona e giocheremo: abbiamo entrambe fatto un solo allenamento dopo l’ultima gara giocata domenica e cercheremo di fare del nostro meglio sapendo che, a questo livello di competizione, se fai un errore l’avversario ti punisce. Vale per tutti. Roderick o meno, io sono fiducioso che faremo una buona partita e saremo vivi tanto quanto lo saranno i nostri avversari». A proposito di errori, quelli commessi dall’Unieuro contro Udine, a detta del coach, sono stati principalmente offensivi. «Direi concentrati nel terzo periodo, quando siamo anche riusciti ad andare in area, ma abbiamo sbagliato conclusioni anche semplici, oppure non siamo riusciti a tirare. Se avessimo trovato qualche punto in più per restare incollati a Udine nel suo momento migliore, avremmo avuto un finale tirato». Per giocarsela contro Tortona, i biancorossi avranno bisogno di tenere alto l’argine, resistendo alle eventuali folate dei piemontesi, certamente agguerriti dopo il -20 di Scafati e al ricordo del netto ko subito in Romagna. «In questo girone sono tutte gare poco pronosticabili e molto aperte, il campo lo sta dimostrando. Per questo non posso sbilanciarmi in proiezioni sulla nostra posizione finale. Tanto più che l’aspetto davvero importante è arrivare tra due domeniche all’esordio nelle migliori condizioni possibili al di là del posizionamento».

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