Basket A2, l'OraSì ha già scoperto il clima dei play-off

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Niente regalo di Natale da Scafati, ma una volta di più l’OraSì Ravenna ha confermato tutto il proprio valore, la propria dedizione e attaccamento alla canotta.

Il 95-88 finale in casa della capolista e regina d’inverno aveva assunto proporzioni importanti già dopo i primi 12’ (29-14) con la serata balistica da incorniciare di Clarke e Ambrosin, ma le formichine giallorosse sono ritornate sempre sotto, anche -1 sul 39-38 e dopo un nuovo strappo anche a -6.

Nel convulso finale, complice un po’ di nervosismo di troppo, Cinciarini e Sullivan sono usciti ma sono stati Denegri e soprattutto Berdini, quest’ultimo probabilmente il più continuo nell’arco del suoi utilizzo, a dare il minore divario casalingo tra Givova e le avversarie, nonostante l’indisponibilità di Gazzotti fermo in panchina per un problema al ginocchio.

Berdini sugli scudi

Il diciottenne ha giocato come un veterano della categoria, come aveva già fatto vedere a Biella soprattutto nei play-out dello scorso campionato. Per lui uno stratosferico 22 di valutazione frutto di 17 punti con 4/4 da due, 1/2 da tre e 6/6 a cronometro fermo, conditi da 3 assist, 3 palle recuperate e altrettanti falli subiti. Tutto questo in 23 minuti sul parquet e con lui Ravenna ha avuto il massimo rendimento con un +8. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficilissima - premette Berdini - una vera impresa vincere, viste le doti realizzative dei loro tiratori che li portano ad avere tantissimi punti nelle mani. Abbiamo pagato il divario del primo quarto, soprattutto la loro fisicità e la loro intensità. A quel punto abbiamo cominciato ad adattarci al loro gioco e al metro arbitrale che ha lasciato spesso correre e ci abbiamo provato fino alla fine ma non è andata».

La prestazione individuale? «Sono molto contento perché penso che ognuno di noi può sempre dare qualcosa di importante nell’arco della gara, però sono altrettanto dispiaciuto per la sconfitta dopo quaranta minuti di altissimo livello, quasi come fosse una partita di play-off anticipata alla stagione regolare. Ripeto, ci abbiamo provato fino all’ultimo».

Sosta natalizia e poi Forlì

Sconfitta ma non affondata, soprattutto nello spirito, dunque, i dodici giorni che la separano ora dal ritorno in campo domenica 2 gennaio al Pala De André contro l’Unieuro Forlì saranno utilissimi sotto tutti i punti di vista. «È vero - conclude Berdini - saranno giorni molto importanti soprattutto per ricaricare le batterie (e gli acciacchi fisici di Gazzotti e anche la zoppia di Tilghman, ndr) e per farci tornare in palestra per lavorare nel modo migliore, come del resto abbiamo sempre fatto, con la mentalità giusta per farci migliore singolarmente e di squadra e preparare un derby molto sentito e per questo motivo ancora più stimolante».

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