Archiviate le ultime due trasferte dove sono arrivate altrettante sconfitte, l’OraSì si presenta alle 19 al PalaBanca di Piacenza per incrociare gli emiliani ormai matematicamente tagliati fuori dalla corsa play-off. Ma per nulla disposti a concedere facilmente spazio ai ravennati, anzi, saranno sicuramente battaglieri come all’andata dove hanno avuto in mano il pallone della vittoria.
Logico che i due punti in palio fanno più gola all’OraSì. «Sarebbe molto bello qualificarsi e farlo con le nostre mani – commenta il tecnico giallorosso – quindi chiedo alla mia squadra uno sforzo extra a distanza ravvicinata dalla sfida molto intensa con Mantova. Dovremo giocare necessariamente con la stessa intensità esibita con i virgiliani e pur sapendo che non sarà facile, l’importanza di conquistarsi un obiettivo può voler dire anche andare sopra le proprie possibilità e le proprie capacità del momento. Questa per noi deve essere un’occasione e se il destino è nelle nostre mani, sarà il caso di prenderselo».
L’avversaria dei giallorossi, giunta alla sua ultima gara casalinga stagionale, nonostante non debba chiedere più nulla a questo campionato è sempre tenuta nella giusta considerazione dallo staff ravennate. «Occorre tenere sempre presente che con Piacenza in casa abbiamo sofferto, vincendo alla fine per un episodio: è una squadra con indubbie qualità sia tecniche che atletiche prevedo che non sarà semplice».
Antenne ben dritte dunque, come insegna il motto di Cancellieri. «L’intensità è alla base di tutto e dovremo evitare che Piacenza possa giocare la sua pallacanestro, facendo molta attenzione al controllo del ritmo, incanalando la partita sui nostri binari».
Massima attenzione dunque a non ripetere gli errori che la squadra ha commesso soprattutto in avvio di stagione, per approdare con merito all’obiettivo iniziale che resta la qualificazione ai play-off. «La squadra è cresciuta, ha una maggior consapevolezza rispetto alla prima fase. La distribuzione dei compiti e delle responsabilità procede come avevo auspicato e sono certo che non sprecheremo l’opportunità di proseguire il nostro cammino».