Basket A2, l'Apu Udine sulla strada dell'Unieuro

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Sarà l’Apu Udine il secondo ostacolo che l’Unieuro dovrà cercare di superare per raggiungere la finalissima per la promozione in serie A contro la vincente di Vanoli Cremona-Fortitudo Bologna. Ieri sera, nella quinta e decisiva gara del combattutissimo derby friulano svoltasi al Pala Carnera, la formazione udinese si è imposta 86-84 su Cividale grazie ad un canestro di Monaldi ad un secondo dal suono della sirena. Sfortunato, poi, il tiro dell’ottimo Redivo da tre punti nel tentativo di capovolgere un destino ormai scritto. Si completa così, quindi, il quadro delle quattro semifinali, tutte al meglio delle cinque partite e con Forlì che, in virtù della sua prima posizione nel ranking, avrebbe il vantaggio del fattore campo. Condizionale d’obbligo, però, perché il rischio quanto mai serio è che la squadra di coach Antimo Martino debba disputare almeno le prime due partite interne in campo neutro. Quale? Tre le ipotesi: Imola, San Lazzaro di Savena o Cento. Ieri la Lnp ha ufficializzato le date della serie che, come annunciato sabato dalla Pallacanestro 2.015, non sarebbe scattata come da calendario iniziale il 28 maggio qualunque fosse stato l’esito del quarto di finale tra biancorossi e Umana Chiusi. Il 3-0 con cui l’Unieuro ha archiviato la pratica, non ha fatto mutare la decisione. La semifinale “alta” del tabellone Oro vedrà la sua prima palla a due venerdì 2 giugno alle 20.30. Questo perché la sera precedente è già programmata garatre delle sfide del tabellone Argento che prenderanno il via domani. L’Unieuro la giocherà davanti ai propri tifosi, così come farà anche domenica 4 giugno in garadue (dalle 19) e, ce ne fosse bisogno, nella “bella” programmata per le 20.30 di lunedì 12 giugno. Quasi certamente, però, non lo farà al Pala Galassi, che resta sede del coordinamento di uomini e mezzi della Protezione Civile impegnati nella difficile e prevedibilmente ancora lunga opera di ripristino di una città e di un comprensorio dilaniati dall’alluvione. La squadra biancorossa vi si allena, ma è impossibile portarci pubblico per una partita ufficiale se il presidio permanesse. Permarrà? La decisione spetta al dipartimento di Protezione Civile e al suo coordinamento nazionale. Quasi impossibile, però, venga sciolto in così breve tempo per liberare l’impianto sportivo, anche se la Pallacanestro 2.015 prende ancora tempo in attesa di una risposta chiarificatrice. Che potrebbe anche non arrivare. Ecco, allora, che la società si è posta il termine ultimo della mattinata di domani: o saprà di avere il Pala Galassi o prenoterà subito il campo alternativo per iniziare a organizzare, tra biglietteria, ordine pubblico, spazi per gli sponsor e chi più ne ha più ne metta, due non semplici “pseudo gare casalinghe”. Dove? Escluse Faenza e Ravenna, i cui palasport non sono disponibili, cade anche l’opzione Rimini col Flaminio chiuso in virtù del concerto di Vasco Rossi all’adiacente stadio il 2 giugno stesso. Allora l’ipotesi più percorribile è il Pala Ruggi di Imola, libero e omologato per 2mila spettatori. Pochi, certo, effettivi anche meno di 2mila, ma almeno l’Unieuro li avrebbe vicini, chilometricamente e sugli spalti e un po’ di “fattore campo” si sentirebbe. Molto meno si avvertirebbe negli altri due palazzetti valutati: l’obiettivamente lontana Milwaukee Dinelli Arena di Cento e il Pala Savena di San Lazzaro che, dalla sua, può però vantare la maggiore capienza: 2.700 posti. Sta di fatto che in casa l’Unieuro non giocherà, a differenza della sua avversaria che potrà disputare sul proprio campo garatre mercoledì 7 e l’eventuale quarto match, venerdì 9. e.p.

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