Basket A2, il presidente Nicosanti: "Sanford giovedì a Forlì, che peccato per Jackson"

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L’Unieuro non sarà protagonista delle Final Four di Supercoppa che organizza e che vedranno come palcoscenico quello del PalaGalassi, ma per la società del presidente Giancarlo Nicosanti non si può parlare di traguardo mancato. «Non era nostro obiettivo ospitare la manifestazione con il pensiero di potere giocare in casa le finali, sapevamo di essere in condizioni menomate vista l’assenza della guardia straniera titolare, ma era un’opportunità a prescindere. Il nostro obiettivo è quello di essere pronti per l’inizio del campionato Ricordiamoci che eravamo giunti alla conclusione di un ciclo, comunque per noi importante e che ci ha permesso di crescere pur nelle difficoltà e abbiamo voluto avviare un nuovo progetto che prendesse spunto da quel percorso, ma che si fondasse su nuove basi e ci vorrà un po’ di tempo affinché questo processo possa diventare solido. Gli alti e bassi sono da mettere in conto e ci saranno ancora».
Forlì lo ha toccato con mano nelle due gare casalinghe del girone. Giù con Cento e su con Rimini. «Esattamente, nella prima gara sono convinto che la squadra abbia sofferto l’emozione della prima gara giocata davanti a al proprio pubblico, ma già sabato, con un’avversaria forte come Rimini, è stata una partita diversa, con più intensità e coinvolgimento di tutta la squadra».
Se RivieraBanca era senza Bedetti e Tassinari, l’Unieuro era senza un americano e proprio sulla triangolazione Jackson-Raivio-Sanford, il presidente biancorosso fa chiarezza partendo dall’annuncio dello sbarco imminente del nuovo straniero.
«Tra domani e giovedì arriva, sarà a Parigi a ritirare il visto domani (oggi, ndr) poi il giorno dopo partirà - spiega Nicosanti -. Una volta svolte le visite mediche, da giovedì dovrebbe essere a disposizione di Antimo Martino».
A un mese di distanza dal caso-Jackson, Forlì sarà al completo. Una situazione risolta e la domanda su cosa cambia dall’uno all’altro, di fatto non si pone. «Su Jackson posso solo dire che siamo stati sfortunati - sospira Nicosanti - per noi era l’americano ideale, ma si è fatto male prima di arrivare in Italia. Con lui siamo attivati alla risoluzione consensuale del contratto, ma senza alcun onere per la società perché, di fatto, il contratto non è mai entrato in vigore».
Tra i due c’è stata la parentesi Nik Raivio che, però, dopo avere disputato il derby con Ravenna, le altre due gare di Supercoppa non le ha disputate. Perché? «Ci aveva chiesto lui di allenarsi e noi avevamo bisogno di una guardia per consentire ai giocatori di allenarsi ognuno nel suo ruolo. La settimana scorsa ha ricevuto, però, alcune richieste da altre squadre e chiaramente ha preferito non scendere in campo per timore di farsi male. Abbiamo compreso la sua decisione, l’abbiamo rispettata e lo ringraziamo augurandogli il meglio».

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