Basket A2, Forlì toglie i veli e gli ormeggi: si punta alla A

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«Credo di avere una squadra molto competitiva e per questo ringrazio la società di avermi confermato per il terzo anno e di avermi dato ancora una volta in mano una rosa che sono sicuro viaggerà sempre ai piani alti della classifica. quanto sarà realmente forte ce lo diranno anche le avversarie, ma di certo abbiamo più centimetri e più chili dell'anno scorso e questo ci tornerà utile nella fase decisiva del campionato».

Ora che ha già una settimana di allenamenti alle spalle e un Kenny Hayes in più nel motore, coach Sandro Dell’Agnello si sbilancia sul potenziale della sua Unieuro, ma nel giorno della presentazione ufficiale della squadra in vista della stagione 2021-2022, la voglia di colmare il vuoto lasciato nella testa e nei cuori dei tifosi dal rocambolesco play-off scorso, è sulla bocca di tutti. Dirigenti in primis, come esplicita il general manager biancorosso, Renato Pasquali.

Il Pasquali-pensiero

«Ringrazio i giocatori che hanno accettato la sfida che abbiamo loro lanciato: alzare l’asticella dei risultati perché il finale della stagione scorsa non ha certo accontentato nessuno. Abbiamo cercato di migliorare sia la squadra che scende in campo, sia quella che vive fuori dal parquet, con più giocatori in rotazione, più esperienza e più qualità. Altre 27 società pensano di avere fatto lo stesso, ora sta a noi fare maturare di giorno in giorno la convinzione di avere qualcosa in più di loro».

Soprattutto, fare durare questa consapevolezza senza che deragli in presunzione. «Esattamente - conferma Pasquali - Forse in primavera, dopo avere vinto la regular season, abbiamo fatto l’errore di considerarci i più bravi, ma la prima fase è solo un riscaldamento, è dopo che devi sapere interpretare le partite ed è in quel momento che scopriremo se avremo inserito realmente i giocatori giusti. Serviranno umiltà, determinazione e fare tesoro dell’insegnamento dello scorso campionato. Sono convinto che, in questo, anche il pubblico rappresenterà uno stimolo».

Il presidente Nicosanti

Ad erigere il ponte tra passato e futuro, ci pensa anche il presidente Giancarlo Nicosanti. Il massimo dirigente ringrazia coloro con cui, tra giocatori e membri dello staff, le strade si sono separate «ma resteranno nella storia di una stagione straordinaria che non potremo scordare». Per ripartire da quella, però, «è stato basilare l’apporto dei soci della Fondazione che ci ha permesso di chiudere il bilancio in pareggio e stanziare risorse importanti per quest’annata».

Quella che nasce quasi da zero, «con tante facce nuove, anche nello staff tecnico, da amalgamare in queste settimane di preparazione per costruire, su queste fondamenta, un cammino che vogliamo continui sino a giugno inoltrato».

È questo il gradino in più che l’Unieuro vuole scalare.

«Ognuno dovrà lavorare per dare il meglio di sé e far esprimere gli altri al massimo delle proprie possibilità».

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