Basket A2 donne, Faenza in estasi, ma ora serve l'ultimo sforzo

Basket

È festa. In un Bubani al 25% della capienza, ma al 110% del calore e dell’entusiasmo, la E-Work non ha fallito il primo passo verso la serie A1, superando con merito la Bruschi San Giovanni Valdarno. Dopo un po’ di sofferenza iniziale, le bianconere hanno preso saldamente in mano le redini del match, costruendo e poi gestendo un vantaggio rassicurante. Sulla bomba della brava Missanelli, che a un minuto e mezzo dall’ultima sirena ha riportato le toscane a -5, qualche brivido è però arrivato. A scacciare la paura ci ha pensato Policari, con un canestro dei suoi che ha messo in cassaforte il risultato. Nell’ambito di una vera vittoria di squadra, una protagonista indiscussa della gara è stata Rachele Porcu, che nei momenti cruciali ha fatto valere tutta la propria classe ed esperienza, risultando anche la top scorer della serata (15 punti con un ottimo 5/7 dal campo, oltre a 4 assist e altrettanti rimbalzi). «La chiave vincente - commenta il play ex Campobasso - è stata l’approccio, il non voler concedere niente alle avversarie. La difesa è sempre stata il nostro punto di forza, ma in questi play-off ci stiamo superando».

Il 38% da tre (8/21), contro l’8% (1/13) della Bruschi ha comunque avuto un peso specifico significativo ai fini del successo della E-Work. «In attacco siamo troppo altalenanti ma nei play-off stiamo tirando meglio».

Faenza ha mandato 4 giocatrici in doppia cifra: oltre ai 15 di Porcu, il referto annovera i 12 punti di Morsiani e i 10 a testa di Policari e Vente, mentre Franceschelli si è fermata a 9. In garadue è logico attendersi qualche “trappola” da parte di Valdarno. «Le toscane cambieranno tante cose dal punto di vista tattico e metteranno più intensità e aggressività. Quello di San Giovanni è un campo molto difficile, col pubblico lo sarà ancora di più. Il fattore campo si farà sentire, così come è stato a Faenza. Avevamo perso l’abitudine al tifo, sembrava davvero di essere in una bolgia, anche se sulle tribune c’erano “solo” 250 persone».

I bilanci si faranno ovviamente alla fine, ma Porcu anticipa alcune considerazioni: «Un’annata così non se l’aspettava nessuno. Tra cambio di allenatore, covid, partite rinviate, coppa Italia con 6 giocatrici, è capitato di tutto e di più. È stata dura, ma abbiamo resistito. Ora serve un ultimo sforzo».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui