«È una di quelle partite da vincere». Lo dice espressamente Sandro Dell’Agnello attaccando così la presentazione della sfida che oggi alle 18 vedrà la sua Unieuro affrontare gli Stings Mantova dell’ex coach biancorosso Giorgio Valli. Vincere per un obiettivo, quello dei play-off, per i virgiliani. Vincere per cercare di trovare la “miglior se stessa” per Forlì ed è un obiettivo ancor più importante del tentativo di salire al sesto posto della graduatoria del proprio girone. Anche perché, sesti o settimi, farà davvero una qualche differenza ai play-off? Relativamente a detta del tecnico livornese.
«Cambierà poco, troveremo comunque due avversari tosti (al 90% Cantù o Pistoia, ndr) che tra loro giocano in modo diverso, ma che dovremo affrontare pensando solo a noi stessi e, quindi, preparandoci vincendo sin da oggi perché le vittorie aiutano ad ottenerne altre. Poi dovremo presentarci nelle migliori condizioni possibili al debutto e se sarà così, sono convinto che ce la giocheremo comunque e chiunque affronteremo».
Bisogna solo limare qualcosa a detta di Dell’Agnello: c’è poco tempo per riuscirci, ma non è una missione impossibile. «Abbiamo fornito una prova di spessore anche a Torino, pagando però errori difensivi , il ritardo con cui a volte siamo arrivati per contrastare il tiro dal perimetro della Reale Mutua. Ora abbiamo bisogno di aggiungere un po’ di solidità difensiva in più e una dose di cinismo: quando le situazioni non vanno come nei piani, dobbiamo fare meno filosofia e più legna».
L’Unieuro ha dimostrato di poterlo fare, «ma è necessario farlo con più continuità, è fondamentale» ammette il tecnico.
Tutti questi ragionamenti valgono sin dalla gara di questo pomeriggio al cospetto di una formazione insidiosa non solo per le qualità di giocatori come Potts, Cortese o Stojanovic o per il peso di Antonio Iannuzzi, uno dei migliori rimbalzisti del girone verde, ma «per la duttilità dei nostri avversari che sono capaci di schierare in campo quintetti molto diversi tra loro, da quelli più tradizionali ad altri piccolissimi con Ferrara da centro».
Per questo all’Unieuro Dell’Agnello chiede di essere come l’acqua che si adatta alle superfici. «Più che a Mantova dobbiamo pensare a fare bene ciò che ci siamo prefissi, stando sempre molto attenti e concentrati sulle caratteristiche dei giocatori che, in ogni momento della partita, ci troveremo davanti. Non si può proporre sempre la stessa difesa, ma dovremo adattarla ai vari quintetti degli Stings».
A livello di condizione fisica, infine, tutti “quasi bene”. Acciacchi, sì, ma non tali da compromettere la presenza della squadra al completo. Mattia Palumbo compreso che «ha risentito un po’ dell’impegno a Torino, ma non siamo preoccupati, ci sarà».
Basket A2, Dell’Agnello: “Unieuro, meno filosofia e più legna”
