Basket A2, da Scarponi a Cinciarini: rivelazioni di tutte le età

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Tre giornate di campionato sono come l’alba di un lungo giorno in cui il cielo può anche cambiare aspetto decine di volte prima che sorga un altro sole la mattina successiva. Come avviene realmente in queste calde giornate ottobrine, però, qualche luce illumina le prime ore del campionato. È la luce di astri che risplendono da tempo all’orizzonte della A2, di stelle apparentemente offuscatesi, ma che tornano a brillare, e di nuove luci che si stanno accendendo. In pratica, dopo tre turni, si può dire che l’usato sicuro funziona ancora eccome, che certi leoni tornano a ruggire dopo essere rimasti in gabbia per qualche tempo e che non è vero che il secondo campionato nazionale non sia terreno per i giovani. Chi ha il coraggio di scommettere su di loro c’è, per fortuna.

Sempreverdi

La categoria dei sempreverdi strizza l’occhio soprattutto alla già convincente Unieuro di coach Martino. Daniele Cinciarini, infatti, si è presentato al via tirato a lucido: 16 punti di media, percentuali mostre in attacco, canestri chirurgici nelle tre vittorie biancorosse. C’era da aspettarselo? Sì perché il capitano è pur sempre uno che i play-off degli ultimi due anni a Ravenna li ha giocati entrambi passando da 13 a 17.5 punti a partita, ma viaggia pur sempre per i 40… Mario Boni ha un erede, insomma. Alla voce “certezze assolute” va ascritta, però, anche la coppia Archie-Tomassini dell’imbattuta Cento: 35 anni e 17.7 punti di media il primo, 34 e 15.7 a sera il secondo per timbrare a fuoco il nome della Tramec nella lista di chi può essere protagonista sino in fondo. Sta facendo benissimo anche il 37enne “Josh” Jackson a Chieti (19.3 punti col 52% dall’arco) e la pur amara trasferta di Cividale ha detto che l’OraSì Ravenna non può fare a meno della “garra” e dei canestri di Bernardo Musso per risalire la china.

Riscoperte

Proprio l’ultima avversaria dei giallorossi sta attutendo l’impatto con l’A2 grazie all’esperienza di un ritrovato Dalton Pepper. L’ala Usa veniva dalla retrocessione di Rieti e da una stagione senza grandi acuti a San Severo, ma ora è il faro del gruppo di coach Pillastrini e sta producendo 16 punti conditi da 3.3 assist. Rialza la testa anche Luca Campani a Ferrara, passando dai 4 ai 10.3 punti a partita in una formazione nella quale ora è più protagonista, ma le vere resurrezioni sono due. Una corrisponde a Laquinton Ross di Mantova: il 31enne fu portato in Italia da Pesaro nel 2014-2015, fece bene, ma poi aveva iniziato un peregrinare tra G-League, Sudamerica e squadre non di prima fascia europea che poteva avergli fatto perdere la bussola. Invece no, perché è tornato alla grande con 17.7 punti e 9 rimbalzi a partita. A dir poco sensazionale, poi, l’avvio di stagione di Mitchell Poletti a Nardò: 22.3 punti, 40% da tre, 10.7 rimbalzi: una seconda e bellissima giovinezza. Ravenna, che lo incontrerà domenica, è avvisata.

Giovane è bello

Ci sono, infine, anche gli astri nascenti e, su tutti, Ale Scarponi di Rimini. Plauso a Mattia Ferrari che a Cento gli ha dato il quintetto e 32 minuti, perché il talento va valorizzato anche se non è più serie B, anche se hai 18 anni ma hai personalità da vendere. Vedere un 2004 che sta in campo 24.7 minuti è meraviglioso. Oltre al baby biancorosso, stanno emergendo Andrea Calzavara a Mantova (29’ e 10.3 di media per il play del 2001), il centro fatto in casa da Pistoia, Angelo De Chiaro (2001 da 11.3 punti) e il 2002 Matteo Bogliardi che a San Severo si sta imponendo a 14.3 di media in 30 minuti col 56% dalla lunga. La fiducia nei giovani, quindi, si può mettere eccome.

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