Basket A2, così l'OraSì ha battuto la Fortitudo

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Viva il Pala De André. L’aria di casa fa bene all’OraSì che torna alla vittoria dopo il ko di Udine battendo un avversario non certo qualunque, ma la Fortitudo. Un successo che serviva parecchio a tutto l’ambiente, sia per il prestigio dell’avversario, sia per prepararsi nel modo migliore a un altro match chiave come quello che attende i giallorossi domenica a Mantova.

Se ancora una volta è stata la “garra” di Bernardo Musso ad accendere Ravenna nel finale, l’apporto di Tommaso Oxilia è stato determinante per tutto l’arco del match. «Siamo contentissimi, sentivamo l’importanza della partita e averla vinta nel finale è un ulteriore motivo di soddisfazione».

Oxilia, valore aggiunto

Il giocatore ligure, prezioso rinforzo per Lotesoriere a campionato in corso, è stato l’emblema di quello che aveva chiesto il tecnico alla vigilia, cioè grande freddezza nei momenti decisivi. Sì, perchè la partita si era complicata e Oxilia ci ha messo tanta energia nei cambi difensivi, nei rimbalzi d’attacco e la precisione dalla lunetta nel concitato finale. «La Fortitudo è una squadra super fisica, quindi per tutta la settimana abbiamo curato questo aspetto del gioco: è andato tutto bene perché siamo riusciti a controllare i rimbalzi».

Dopo un grande primo tempo, la squadra giallorossa ha confermato quella capacità di saper reagire ai break degli avversari, difetto di inizio stagione ma ora un pregio dell’OraSì. «È da tempo che ci stiamo allenando molto bene e sono contento che in campo sia evidente la nostra voglia di non mollare. È normale qualche passaggio a vuoto, ma riusciamo sempre a risollevarci continuando a giocare la nostra pallacanestro. A volte va bene, altre va male, ma nessuno può dire che non lottiamo fino alla fine su ogni singolo pallone».

Un applauso dunque a tutta la squadra, compresi gli under sempre pronti ad assicurare il proprio contributo «Questo è sicuro: Onojaife, Giordano e Bartoli più che ragazzi sono giocatori pronti, in grado di fare la loro parte in mezzo al campo. Sono parte del gruppo al 100 per cento e giustamente considerati importanti per tutta la squadra».

Ancora in trincea

In questo finale di stagione regolare non c’è tempo per festeggiare troppo neppure una vittoria sulla Fortitudo, perché è d’obbligo pensare alla sfida di Mantova che all’andata sbancò il Carisport. «La Fortitudo è già il passato, cominciamo a preparare una partita che può diventare fondamentale per le nostre ambizioni di salvezza. L’importante è continuare a lottare come stiamo facendo adesso».

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