Basket A2, c'è Dell'Agnello junior sulla strada dell'Unieuro

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Ritrovare la salute in primis, ma per l’Unieuro a prescindere da chi sarà effettivamente disponibile domani, è altrettanto importante ritrovare la vittoria e, quindi, il sorriso. A contendergliela, però, ci sarà la sorpresa di questo avvio di stagione nel girone rosso: la neopromossa Gesteco Cividale di coach Stefano Pillastrini capace di conquistare 8 punti tutti frutto di successi casalinghi. Nelle sue fila, rinforzate in settimana dall’innesto di Rotnei Clarke, c’è una “rivelazione nella rivelazione”, un giocatore che di stimoli ne avrà di certo: è Giacomo Dell’Agnello, l’ex ala dei Tigers Cesena e figlio di quel Sandro Dell’Agnello che nelle ultime tre stagioni ha guidato proprio i forlivesi. Per il classe 1994, il cui debutto in A2 è stato coronato dal titolo di Mvp della Lega nel mese di ottobre, non è un derby, ma è comunque una partita speciale. «Lo è senza dubbio – conferma – perché io negli ultimi anni sono stato tifosissimo dell’Unieuro allenata da mio padre che mi parlava sempre bene dell’ambiente forlivese e me ne parla bene tuttora. Sono stati tre anni per lui belli e importanti che anche io ho vissuto da vicino, tanto più due stagioni fa quando militavo ai Tigers e non vedo davvero l’ora di calcare le tavole del Pala Galassi e godermi il tifo e il clima della partita».

Dell’Agnello lo farà col sorriso stampato sul volto. Inevitabile visto il momento quasi magico che sta attraversando. Per lui l’A2 è un sogno che si avvera. Tra l’altro nelle fila della squadra che la primavera scorsa gli riservò una grossa delusione. «Giocavo a Bergamo e sia per la squadra che per me è stata una stagione straordinaria – ricorda - Purtroppo siamo arrivati in semifinale con cinque infortunati e Cividale ci ha eliminato, poi però “Pilla” mi ha richiamato a inizio giugno». Come, richiamato? «Sì, c’eravamo per così dire annusati tre estati fa, ma scelsi Cesena, però mi ha ricontattato e io senza pensarci un attimo ho detto sì: anche se avevo due altre richieste dall’A2 l’ho fatto per lui, perché è un allenatore che non ha alcun timore a dare spazio ai giovani o agli esordienti come me».
Il campo sta dando ragione alla scelta di entrambi. L’impatto di Cividale e di Giacomo Dell’Agnello con l’A2 non è stato traumatico come per altre squadre o atleti. «No, prima di tutto perché la Gesteco ha un nucleo di atleti che gioca assieme da tre anni con Pillastrini e questo favorisce anche l’inserimento dei nuovi, poi io ho solo cercato di godermi l’opportunità e di vivere con entusiasmo una chance che penso di meritare anche se dal punto di vista fisico e del mio gioco oltre l’arco, per reggere stabilmente la categoria devo migliorare ancora».
Sono arrivate, comunque, quattro vittorie e il titolo di migliore giocatore del primo mese, mica poco. «Ho vinto parecchi di questi titoli in Serie B, ma ammetto che in A2 ha tutto un altro sapore e poi siamo una squadra coesa, con un sistema molto rodato e anche se non abbiamo centri di ruolo, con la corsa e la pressione difensiva che mettiamo siamo un osso duro».
Anche per l’Unieuro? «Speriamo – sorride Dell’Agnello - So che Forlì ha avuto dei problemi fisici, ma anche noi non stiamo bene, rischiamo uno o due forfait domani e poi Rotnei Clarke dovrà entrare in condizione prima di farci fare il salto di qualità. Certo, sono curioso di capire, con lui, sin dove potremo spingerci, ma con l’Unieuro l’importante sarà dare tutto per restare aggrappati alla partita per quanto più tempo possibile. Se ce la faremo sino al finale, ce la potremo giocare davvero».

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