Basket A2-B, stagione-ponte: istruzioni per l'uso

Basket

Ci hanno messo un po’ tantino quelli della Fip, che del resto notoriamente non brillano per prontezza, ma finalmente dopo il consiglio federale del 2 marzo scorso a Roma, le società della Lega Nazionale Pallacanestro hanno conosciuto le attese (e vitali) regole d’ingaggio per la prossima stagione. Quella che farà da ponte al definitivo concretizzarsi della riforma dei campionati, destinati a raggiungere l’assetto voluto a partire dai tornei 2024/2025. Va da sé che tutte le iscritte alla Lnp abbiano dovuto programmare investimenti economici e sportivi senza avere la minima certezza del domani, se non una generica consapevolezza che i costi, almeno per A2 e nuova B Nazionale, sarebbero aumentati. Di solito riforme così radicali, importanti e ramificate vanno programmate con due anni di anticipo, così da permettere alle società di fare con calma le proprie valutazioni, ma l’attuale dirigenza della Fip resta interessata più all’apparire che ad altro. Purtroppo. Cerchiamo quindi di capire cosa succederà a partire da ottobre 2023, con una premessa che accomuna sia l’A2 che la B: non esisterà più il vincolo degli Under e sono aumentati i costi dei parametri Nas, quelli che bisogna pagare per il tesseramento di ogni giocatore. Il listino prezzi diventa il seguente: Serie A (15mila euro), Serie A2 (11mila euro), Serie B (7.500 euro), B Interregionale (4mila euro), Serie C (2500 euro), Serie D (500 euro). Per dare un’idea quest’anno si pagava 9mila euro ad atleta in A2 e 6000 in B.

La nuova A2

Come anticipato poco sopra non ci sarà più l’obbligo degli Under, quindi ogni squadra potrà tesserare 10 Senior e, comunque, dovrà versare un contributo di 12mila euro per finanziare un fondo grazie al quale saranno premiati i club più virtuosi. Ovvero quelli che gli Under (fasce d’età ancora da decidere, verosimilmente dal 2003 in su) li schiereranno. Sempre con lo stesso fondo saranno previsti maggiori incentivi al ranking giovanile e alla partecipazione alle fasi Interregionali del campionati Under d’Eccellenza. Resta possibile il tesseramento di due stranieri extracomunitari, la capienza obbligatoria sarà posta a 2000 spettatori e la fidejussione da presentare per potersi iscrivere è fissata a 100mila euro. Confermati anche i controlli Comtec. Il campionato sarà a 24 squadre (formula tutta da definire), con 2 promozioni in A1 e 6 retrocessioni in B, “compensate” da 2 formazioni che scenderanno dalla massima categoria e 2 che saliranno dalla cadetteria, portando così l’assetto definitivo nel 2024/2025 a 20 squadre (probabile il girone unico). Di lì in poi 2 promozioni in A1 e 3 retrocessioni in B a stagione.

La nuova B Nazionale

Si partirà ad ottobre da 36 squadre (3 gironi da 12 o 2 da 18?), con capienza minima a 800 posti (molto meno dei 1500 inizialmente sbandierati), fidejussione a 50mila (anche qui meno dei 75mila sussurrati) e controllo trimestrale delle liberatorie a cura della Lnp (niente Comtec insomma). Il contributo da versare al fondo Under sarà di 5mila euro a club, si potranno tesserare 10 senior compreso uno straniero non formato e non vistato, quindi comunitario o già in Italia per motivi di lavoro o studio extrabasket. Ci saranno 2 promozioni in A2 e 4 discese in B Interregionale, compensate da 2 retrocessioni e 6 nuove squadre dal 4° torneo nazionale, portando così il totale 2024-2025 a 42. Da lì in poi ogni anno 3 squadre saliranno in A2 e 4 scenderanno in Interregionale, con altrettante promozioni da un campionato a 96 squadre (4 divisioni interregionale da 24, a loro volta scisse in 2 gironi da 12).

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