Basket A1, E-Work e un "mal di volate" da risolvere

Tutto può succedere. L’ottava sconfitta consecutiva ha relegato la E-Work, già condannata ai play-out, al dodicesimo posto. Dopodomani è in programma l’ultima giornata della stagione regolare e con un colpo di coda le faentine potrebbero ritrovarsi decime, cioè in testa alla griglia degli spareggi salvezza. Bisogna vincere a Lucca e sperare nella sconfitta di Moncalieri con Ragusa, evenienza tutt’altro che improbabile. La certezza è che perdendo in Toscana la squadra di Sferruzza resterà dodicesima e quindi con il fattore campo a sfavore nel primo turno di una serie play-out che si annuncia caldissima ed equilibrata. Con Brescia retrocessa e Valdarno sicura tredicesima, sono dunque tre le posizioni da definire. La vittoria di Lucca contro la E-Work confermerebbe l’attuale classifica, indipendentemente dal risultato di Moncalieri: toscane decime, piemontesi undicesime e romagnole dodicesime. Viceversa, un’affermazione manfreda porterebbe la E-Work al decimo (se Moncalieri perde) o all’undicesimo posto (se Moncalieri vince), con Lucca undicesima (se Moncalieri perde) o dodicesima (se Moncalieri vince). Gli scenari sono molteplici, ma più che incroci e matematica a preoccupare Faenza è la condizione della squadra, che si conferma incapace di portare a casa le sfide punto a punto. Il match con Crema è stata un’altra occasione persa, l’ennesima cena delle beffe che ha caratterizzato l’intera stagione romagnola. Il coinvolgimento offensivo di più giocatrici e la maggior distribuzione dei punti avevano illuso, ma alla fine la E-Work è caduta nei soliti difetti: mancanza di leadership, errori banali, amnesie. Problemi più mentali che tecnici: andranno superati in fretta, perché con i play-out non si scherza. Espugnare Lucca sarebbe fondamentale non solo per aggiustare la classifica, ma anche per approdare agli spareggi salvezza in fiducia. Le toscane, invece, sono via via cresciute (5 vittorie in 9 gare) e stanno cercando di inserire al meglio l’esterna belga Lisowa Mbaka.