Basket A1 donne, riecco la E-Work con una Kantzy in più

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Ritorno in campo con sorpresa. A oltre un mese dall’ultima uscita, stasera la E-Work sfida al Bubani la Limonta Costa Masnaga (ore 20.30). E lo farà con un volto nuovo in squadra: la lunga svedese Amanda Kantzy, chiamata a sostituire Vicky Llorente, che non ha mai inciso come si sperava, anche perché penalizzata dagli infortuni. Kantzy, 25 anni, alta 1.88, ha avuto diverse esperienze in patria, nazionale compresa, ma anche oltreoceano, nei college statunitensi di Colorado e Albany e in Polonia col Polkowice.

Lo scorso giugno era stata ingaggiata da San Martino di Lupari, che però due mesi dopo l’ha lasciata libera per via di alcuni problemi fisici, poi risolti. Rispetto a Llorente, gioca più vicino a canestro e dovrebbe avere più punti nelle mani. L’anno scorso, in Svezia con il Södertälje, ha viaggiato a 12 punti e 5 rimbalzi di media. È a Faenza da qualche giorno e stasera è pronta al debutto, con la maglia numero 14.

Rebus abili e arruolate

Solo stamattina Simona Ballardini saprà se e chi potrà avere a disposizione delle quattro giocatrici fino a ieri positive. «In ogni caso non si sono mai allenate - commenta il tecnico manfredo - quindi saranno in condizioni precarie. Ma ci tocca giocare e giocheremo, anche se non è il massimo dal punto di vista dell’etica sportiva. La squadra però è super determinata. Alle ragazze ho chiesto di non mollare mai».

Per le bianconere sono state settimane difficili. «Allenarsi in quattro-cinque è stata dura, non siamo certo riuscite a lavorare come avremmo voluto e come ci sarebbe servito. Il nostro 2022 e la marcia di avvicinamento alla salvezza iniziano adesso».

Kantzy? «Mi ha fatto una buona impressione, da lei mi aspetto energia, punti e rimbalzi».

Costa Masnaga è una diretta concorrente della E-Work, ha già vinto all’andata ed espugnando stasera il Bubani volerebbe a +8 sulle faentine. «Ha una straniera in meno (l’ala-pivot Jackson se n’è andata a fine dicembre, ndr), ma sta giocando alla grande. Gira bene la palla, corre e cambia continuamente difesa. Seletti è un bravo coach e ha plasmato la squadra secondo il suo credo. Le trascinatrici sono italiane, dalla “bombarola” Spreafico (31 punti contro il Geas, ndr), a Matilde Villa. A quest’ultima faccio i complimenti di cuore, perché è bellissimo vedere una ragazza di 16 anni così incisiva e protagonista».

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