Basket A1 donne, Moroni: "La E-Work vale i play-off"

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Tra Veneto e Sardegna. Archiviata la netta sconfitta di Schio, la E-Work punta il Banco, con la trasferta di Sassari spostata a domenica alle 15. Un impegno non proibitivo come quello in casa delle campionesse d’Italia, ma certamente molto ostico. Le isolane hanno vinto quattro partite su sei e domenica a Campobasso si sono arrese solo dopo un supplementare.

Il play manfredo Giulia Moroni l’anno scorso giocava a Sassari e conosce bene l’ambiente. «Si respira pallacanestro ed è bello da vivere. Per quanto mi riguarda, è stata un’esperienza positiva. Eravamo un bel gruppo, purtroppo gli infortuni di Arioli e Lucas ci hanno impedito di toglierci quelle soddisfazioni che avremmo meritato, comunque ci siamo salvate. Quest’anno la squadra è stata completamente rivoluzionata e secondo me si è rinforzata, anche grazie alla quarta straniera».

Al posto di Lucas e Shepard sono arrivate le americane Thomas e Holmes, oltre a due ottime comunitarie come la svedese Gustavvson e la polacca Makurat. Non c’è più il talento puro della coppia a stelle e strisce, ma più equilibrio. «Hanno un quintetto veramente forte, ma, come l’anno scorso, la panchina è corta. Dovremo essere brave ad approfittare di questa loro debolezza facendole stancare e caricandole di falli. Sarà una gara difficile, ma non impossibile da vincere».

Tornando a Schio, Moroni non ha grandi rimpianti. «Il Famila ci ha concesso poco o niente, avremmo potuto far meglio, ma il divario era troppo grande. Il vero rammarico è per la sconfitta con Campobasso, non certo a Schio».

Il 103-69 finale parla da solo. A partita virtualmente chiusa, coach Ballardini ha dato spazio a chi gioca meno (20’ e 10 punti per Georgieva, 25’ e 11 punti Baldi), facendo rifiatare le usuali protagoniste, Davis e Kunaiyi-Akpanah in primis. Moroni vede positivo nel futuro dalla E-Work. «Siamo solo all’inizio della stagione e il nostro vero valore verrà fuori tra un po’. Finora, comunque, l’unico passo falso è stata la sconfitta di Moncalieri, perché perdere contro Venezia e Schio ci sta, mentre con Campobasso ce la siamo giocata fino in fondo e il successo è sfumato per un nonnulla. La nostra forza è il gruppo, lavoriamo molto e stiamo bene assieme. Abbiamo ampi margini di miglioramento e i play-off sono sicuramente alla portata. L’obiettivo minimo è il nono posto, quello della salvezza, ma abbiamo tutte le caratteristiche e le qualità per arrivare tra le prime otto».

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