Basket A1 donne, la Virtus è troppo forte per la E-Work

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E-WORK FAENZA 69

SEGAFREDO 79

E-WORK Franceschelli, Kunaiyi-Akpanah 12 (6/8), Moroni 16 (5/8, 2/3), Cupido 7 (2/6, 1/3), Policari 1 (0/2, 0/5), Georgieva, Hinriksdottir 6 (3/6, 0/1), Baldi 2 (1/2), Niedzwiedzka 6 (0/2, 2/5), Egwoh, Davis 19 (6/10, 0/3). All.: Ballardini.

SEGAFREDO Del Pero (0/3 da tre), Pasa 2 (1/1, 0/2), Rupert 19 (4/7, 3/4), Barberis (0/2 da tre), Dojkic 8 (1/2, 1/4), Andre 4 (2/3), Zandalasini 24 (2/3, 6/7), Orsili (0/2 da tre), Parker 17 (7/9), Laksa 5 (1/3, 1/6), Cinili ne. All.: Ticchi.

ARBITRI Chersicla, Di Marco, Marzo.

PARZIALI 21-28, 31-41, 52-65.

TIRI LIBERI E-Work 8/12, Segafredo 10/11.

La E-Work lotta, la Segafredo vince. Come da copione, la squadra di Ticchi espugna il Bubani con autorità. Ma per Bologna non è stata una gita fuori porta e la netta differenza dei valori in campo, emersa fin dall’inizio, si è concretizzata solo alla distanza, soprattutto grazie alle prodezze dell’immarcabile Zandalasini.

Faenza mette la seconda lunga Baldi in quintetto e attacca subito il canestro con Davis e Moroni (5-3 al 2’). Bologna è fin troppo leziosa, ma altrettanto implacabile da fuori (11-18 al 5’, Rupert incontenibile). La E-Work mostra coraggio, rimanendo in partita nonostante l’evidente superiorità felsinea (19-24 all’8’). Per dosare le energie e reggere l’urto con la corazzata ospite, Ballardini si affida a un ampio turnover, rivoluzionando spesso il quintetto e cambiando varie difese. La fiammata di Zandalasini, però, scava il primo solco significativo (22-33 al 12’). Faenza, comunque, malgrado i problemi di mira, è brava a non mollare e Ticchi, irretito dalle troppe palle perse, chiama time-out (27-35 al 16’). Non si segna più, la confusione regna sovrana e tra un errore e l’altro, si arriva all’intervallo a match aperto (31-41).

All’inizio del terzo quarto, la Virtus sembra trovare l’allungo decisivo (33-50 al 23’), ma dopo un insperato parziale di 10-0 la E-Work è di nuovo lì (43-50 al 26’). A spegnere gli ardori manfredi ci pensa Zandalasini, chirurgica e spietata da tre (52-65 al 30’). L’ultimo quarto è di pura accademia, con il divario che si allarga sfondando il tetto dei 20 punti al 33’ (massimo vantaggio 52-77), rintuzzato nel finale dall’orgoglio romagnolo. Bologna giocherà per lo scudetto, Faenza per un posto nei play-off, ma questo si sapeva già.

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