Basket A1 donne, E-Work: punti pesanti in palio

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La nona porta. Dopo mesi passati a inseguire, la E-Work può finalmente uscire dalla zona play-out. Deve vincere oggi a Brescia (ore 18) e sperare nella sconfitta della rimaneggiata Moncalieri contro le Lupe di San Martino. Il nono posto provvisorio, quello della salvezza diretta, sarebbe allora realtà. In terra lombarda il pronostico è tutto per le faentine, che già all’andata avevano imposto la loro netta superiorità (al Bubani finì 82-66 con 26 punti di Davis, alla miglior prestazione stagionale). Brescia ha vinto solo una partita (contro Valdarno) e sembra ormai rassegnata a lottare per l’obiettivo minimo: evitare l’ultimo posto, verosimilmente a discapito delle toscane, ugualmente ferme a quota 2. E proprio Valdarno sarà la prossima avversaria della E-Work, sabato a Faenza. Insomma, una doppia occasione da non fallire e coach Simona Ballardini ne è consapevole. «Andiamo a Brescia per far valere la forza delle singole e della squadra. Dobbiamo portare a casa un successo che sarebbe importantissimo, per dare continuità a prestazioni, classifica e percorso di crescita».

La E-Work sta giocando e vincendo da squadra. «Le ragazze pensano positivo e si stanno compattando. Gli errori, che continuano a esserci, non fanno perdere fiducia e serenità. La chiave è soprattutto questa».

Hinriksdottir ha appena smaltito l’influenza, al pari della stessa Ballardini, mentre Cupido e Policari hanno accusato problemi muscolari, anche se non preoccupanti. «Fisicamente non siamo al meglio, ma con la testa sì».

La Brixia Brescia, che dopo una toccata e fuga si è già separata da Crudo, ha in dubbio la rimpianta ex Vente. Considerando il contributo molto deludente delle varie Llorente, Kantzy e Niedzwiedzka, la lunga lettone, tra le protagoniste della promozione faentina in A1, avrebbe fatto certamente comodo. «Brescia è una squadra che affretta molto i tiri e che se prende ritmo può essere pericolosa. Dovremo essere attente e brave a impedirglielo».

Le più produttive sono la guardia americana Johnson (16,1 punti a gara, ma con percentuali deficitarie) e il giovane play Zanardi (15,2). Attenzione anche al pivot croato Molnar, che ha buone potenzialità ma non altrettanta costanza, mentre è ancora oggetto misterioso l’ultima arrivata Aizsila.

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