Basket A1 donne, E-Work: che brutta figura

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E-WORK FAENZA-RAGUSA 48-73
E-WORK Franceschelli 2 (1/1, 0/1), Cupido 2 (1/4, 0/1), Kunaiyi-Akpanah 9 (3/6), Moroni 3 (1/6, 0/4), Policari 14 (2/7, 2/9), Georgieva (0/1, 0/1), Hinriksdottir 2 (1/4), Baldi 4 (2/3, 0/1), Niedzwiedzka 6 (0/1, 2/4), Egwoh (0/1), Davis 6 (3/8). All.: Ballardini.

RAGUSA Romeo 15 (2/4, 3/5), Consolini 4 (2/2), Di Fine, Olodo (0/1, 0/1), Dotto 9 (1/6 da tre), Hampton 13 (2/6, 3/5), Vitola 6 (2/4, 0/1), Attura 12 (2/4, 2/3), Ostarello, Anigwe 14 (7/10, 0/2). All.: Lardo.

ARBITRI Bartoli, Culmone, Ferrara.

PARZIALI 8-28, 22-43, 34-60.

TIRI LIBERI E-Work 8/14, Passalacqua 12/14.

FAENZA
GIOVANNI MORINI
Profondo rosso. La gara della svolta si rivela un de profundis per le ragazze di Ballardini, in balia di una Ragusa concentrata e rivitalizzata dall’arrivo in panchina di Lino Lardo. Le siciliane sono ben altra cosa rispetto alla squadra che finora aveva arrancato e non c’è da sorprendersi se le rivedremo risalire rapidamente la classifica. Faenza deve battersi il petto per aver concesso troppo alle agguerrite ospiti e per non aver giocato di squadra, palesando carenze tecniche e caratteriali tanto inaspettate, quanto preoccupanti. Con Davis in serata no e Kunaiyi-Akpanah ben imbrigliata dalla difesa avversaria, senza supporto delle compagne il successo diventa una chimera. Se poi l’entusiasmo lascia spazio alla rassegnazione, si va poco lontano. La sconfitta fa male e deve far riflettere: la pausa capita a puntino per parlarci e lavorarci su.
Avvio shock per la E-Work, perforata dalle triple di Romeo e Hampton e dalla versatilità di
Anigwe (2-21 al 5’). Faenza è mentalmente fuori partita, non difende e colleziona palle perse. Ballardini, furente, prova a cambiare pedine e spartito, ma le risposte non arrivano (8-28 al 10’). Nel secondo quarto Faenza trova la quadra in difesa, in attacco no e così prosegue l’agonia (11-35 al 15’). Due bombe consecutive di Niedzwiedzka sembrano accendere la luce in fondo al tunnel, ma è solo un fuoco di paglia e all’intervallo è già tempo di buttare la pasta (22-43 al 20’). Il terzo fallo di Anigwe e la buona striscia di Baldi potrebbero dare un senso al match, purtroppo Faenza incappa in una serata in cui la continuità è tabù e il divario, inesorabilmente, si allarga (34-60 al 30’). L’ultimo quarto serve solo alle statistiche, per la E-Work è una serata da dimenticare in fretta.

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