Bambino: i primi giorni tra regole, cautele e comportamenti

La nascita di un bambino è un evento che riempie di gioia, ma anche di preoccupazione, in particolare chi diventa genitore per la prima volta. La nanna, la pappa, i ritmi del bambino, la gestione di altri figli: le domande e i dubbi si accumulano e possono creare stress. Per sapere come comportarsi, chiediamo consiglio al dottor Enrico Valletta, Direttore U.O. di Pediatra dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì.

Dottore, qual è il modo migliore per gestire il rientro a casa con il neonato?

«Il ritorno a casa dopo il parto è sempre un momento di intense emozioni, abitato da sentimenti di grande gioia, ma anche da qualche ansia e preoccupazione. Le cose alle quali pensare sono moltissime – soprattutto se si tratta della prima esperienza – e i tanti consigli dati al momento della dimissione possono apparire improvvisamente insufficienti a far fronte a tutte le domande. È bene che l’ambiente che accoglie il neonato sia preparato con buon anticipo perché quello che servirà di lì in poi sia disponibile senza doverci pensare all’ultimo momento. Facciamoci aiutare da chi ci sta più vicino, ma senza creare un giro troppo affollato di persone che vogliono vedere, salutare, congratularsi. Ci sarà poi tempo per conoscere il bambino».

Per quanto riguarda le uscite, quando iniziare con le prime passeggiate?

«Dopo una-due settimane di assestamento, qualche breve uscita all’aria aperta è senz’altro consentita, naturalmente avendo considerazione per il clima e per l’abbigliamento che non dovrà essere né troppo pesante né troppo leggero. Il timore delle infezioni va affrontato, piuttosto, limitando gli ambienti affollati, i contatti stretti con troppi adulti ed evitando, naturalmente, quelli con persone che in quel momento hanno febbre o sintomi infettivi».

Il sonno, la pappa sono momenti che spesso mettono in crisi i genitori. Come si fa a trovare un ritmo che soddisfi madre e figlio?

«Far coincidere fin da subito tempi e ritmi di genitori e neonato sarà un po’ difficile. L’allattamento al seno a richiesta del neonato impegnerà senz’altro molto la mamma e comporterà la perdita di qualche ora di sonno, ma sarà di grande soddisfazione per entrambi. I ritmi del bambino andranno rispettati per quanto possibile, ma senza lasciarsi prevaricare, perché anche la mamma ha bisogno di riposare e recuperare le proprie energie. È bene che chi è intorno a lei la sostenga anche nelle attività quotidiane e le offra possibili spazi di tranquillità e riposo. Per il resto, la mamma e il suo bambino troveranno presto la sintonia necessaria con reciproco beneficio.

In base alle esigenze del neonato e della sensibilità della mamma si può ricorrere al ciuccio, ma solo dopo qualche settimana e una volta che l’allattamento al seno si sia ben stabilizzato. Il ciuccio può diventare utile nella fase di addormentamento come moderatore della tensione con effetto tranquillizzante».

Un altro interrogativo classico dei neogenitori riguarda la posizione del bambino durante il sonno. Che cosa consiglierebbe loro?

«Intanto, la posizione consigliata ormai da molti anni è quella supina con la pancia in alto e, per tranquillità e per praticità nell’allattamento, molti genitori tengono il bambino in camera. A mio avviso, non c’è nulla in contrario. Ci sarà tempo, più avanti, per una maggiore indipendenza».

Come gestire la presenza di eventuali fratelli o animali in casa?

«Anche per i fratelli o sorelle, l’arrivo del nuovo nato sarà un momento di emozioni forti e talora contrastanti. Coinvolgeteli nella nuova routine familiare, cercate di trovare tempo e spazio anche per loro, dategli qualche piccolo compito o responsabilità nell’accudimento del più piccolo e cercate di comprendere le gelosie che la nuova presenza inevitabilmente susciterà. Gli animali domestici fanno parte della famiglia e anche loro dovranno abituarsi al nuovo arrivato. Occorre evitare i contatti stretti e, naturalmente, essere sempre presenti e vigili per evitare qualsiasi tipo di incidente anche involontario. Curare la salute del proprio compagno domestico salvaguarderà anche la salute del bambino più avanti nel tempo».

Ci sono poi tutti quei piccoli imprevisti come le coliche e i primi malesseri che talvolta mandano nel panico una mamma…

«Difficile in poche righe concentrare tutte le risposte alle possibili difficoltà di una neomamma. Mi sentirei di consigliare, piuttosto, la lettura dell’opuscolo intitolato “Non da sola. La cartella del neonato della Regione Emilia-Romagna” (https://www.saperidoc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1467). Lì c’è quasi tutto quello che può essere utile. Per il resto, il pediatra di famiglia sarà il riferimento da consultare di volta in volta. È importante che la scelta del pediatra avvenga prima di tornare a casa dall’ospedale, così da avere già la prima visita entro la settimana di vita del bambino. Da lì in poi si concorderà con lui il ritmo e gli obiettivi dei successivi controlli. Infine, bisogna avere fiducia in sé stessi, nella propria capacità di capire cosa è meglio per noi e per il bambino per trovare le giuste soluzioni».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui