Bambina di Cesenatico agli Oscar con "Le pupille"

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Il centro di cinema e teatro La Valigia dell’Attore di Samuele Sbrighi si trasferisce al Dolby Theater di Los Angeles per gli Oscar, e con esso tutta la Romagna. Tutto ha avuto inizio due estati fa quando la Regione ha contattato Sbrighi – acting coach e fondatore nel 2016 della Valigia dell’Attore con sede a Santarcangelo – spiegando che stava cercando bambine per il cortometraggio scritto e diretto da Alice Rohrwacher “Le pupille”, una storia ambientata in un orfanotrofio durante la Seconda guerra mondiale. Tra le bambine proposte, tutte allieve iscritte alla scuola, c’era Maria Renata Corelli (all’epoca 7 anni) di Cesenatico che, dopo aver superato tre provini, è diventa una delle “pupille” protagoniste della pellicola, prodotta dal premio Oscar Alfonso Cuaron. A poco più di un anno dall’inizio di questa avventura, dopo aver partecipato all’anteprima mondiale a Cannes, ora Maria Renata vivrà uno dei sogni più grandi di un’attrice, per quanto piccola, la notte degli Oscar appunto e, insieme a lei, la sua famiglia. «Questa mattina quando mi sono svegliato pensavo di aver sognato – dice Samuele Sbrighi –, subito dopo ho realizzato che si trattava della realtà. Per una scuola come la nostra essere tra le nomination è un grande lustro. Da 12 membri che eravamo nel 2016, ora siamo a più di 120 tra bambini, ragazzi e adulti che possono fare formazione con coach e addetti ai lavori di fama internazionale. Oltre a questo, ci siamo sempre impegnati per offrire opportunità ai nostri ragazzi e tutto questo sta dando i suoi frutti perché sempre più agenzie, registi, casting director e addetti ai lavori si rivolgono a noi. Ora vivremo questa favola assieme a Maria Renata e alla sua famiglia. Continuiamo su questa strada perché ci auguriamo ancora tanti successi dopo i frutti raccolti in questi anni». «A dire la verità – spiega la madre di Renata, Agnese Fantini –, il tutto è nato più come un gioco. Abbiamo preso l’annuncio dei casting come una sfida per coronare il corso con Samuele Sbrighi, che ringrazio. Avevo quasi paura di essere stata troppo impulsiva nella scelta di far partecipare Renata, ma per fortuna anche lei si è dimostrata entusiasta dell’idea. Non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto. Maria Renata non è solo una comparsa, ma una delle coprotagoniste. La cosa bella, è stata la costruzione dei rapporti umani. Il gruppo che si è creato, sia di bambine attrici, sia di tutti gli esperti del settore, si è subito dimostrato una grande famiglia. Ringrazio la regista, Alice, e con lei tutti i collaboratori, per l’umiltà e la bravura con cui hanno lavorato». «Il nostro desiderio – conclude Sbrighi – era quello di creare un Centro di cinema e teatro in Romagna per formare attori e attrici e creare opportunità, facendo sì che diventasse un punto di riferimento in Italia. Vedere una nostra allieva, così giovane, che partecipa agli Oscar è un sogno che si realizza e una gratificazione per il lavoro che stiamo facendo: stiamo dando un’opportunità ai ragazzi del territorio di vivere i loro sogni». Ora, tra l’euforia generale e i migliori auspici (i bookmaker lo danno per favorito), non resta che aspettare la notte degli Oscar, il 12 marzo. Nell’attesa, il cortometraggio “Le pupille”, della durata complessiva di 40 minuti, è disponibile su Disney+.

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