Balestri: "Sono figlio di contadini: la natura va rispettata"

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Pitture e vernici che rendono le case più "green" e salubri. Oikos - la pittura ecologica è una delle principali aziende internazionali nella produzione di pitture naturali per interni ed esterni. Fondata nel 1984 a Gatteo Mare (FC) dall’imprenditore Claudio Balestri, la sua mission aziendale è la promozione dei prodotti e della sostenibilità ambientale.

Alla parola chimica nell’opinione comune si dà troppo spesso un’accezione negativa; uso della chimica in agricoltura, nell'industria, ecc. Si può parlare, in realtà, di una chimica amica dell’ambiente?

«È certo che la cosiddetta chimica negli anni non ha avuto una funzione sostenibile. Al contrario, la ricerca in questo settore per effetti di speculazioni si è incentrata molto sulla innovazione di prodotti non sostenibili. Attraverso la chimica si è spesso inquinato e ancora oggi stiamo inquinando. Negli ultimi anni però c'è stata una svolta importante e oggi la chimica è molto più alla ricerca di soluzioni sostenibili. Noi che apparteniamo a questo settore, già dal lontano 1984, abbiamo utilizzato la chimica e la ricerca per sviluppare prodotti innovativi che fossero ecologici e sostenibili, dimostrando che già da allora era possibile avere un mondo più sano e meno inquinato».

Lei ha fondato Oikos agli albori della questione ambientale. Come mai ha scelto di anticipare il tema della sostenibilità nei prodotti e nei materiali?

«La mia decisione nasce dalla mia estrazione sociale. Sono figlio di contadini, per i quali la natura, l’agricoltura e tutto ciò che nasce dalla terra ha un valore assoluto e va rispettato. La natura è un qualcosa di una perfezione incredibile. Quindi nel momento in cui non ho seguito l’attività dei miei genitori e dei miei nonni e ho deciso di fare l’imprenditore, ho scelto di farlo secondo questi criteri. Lavorando con le pitture, mi sono accorto fin dal primo momento dell’odore che emanavano. Ho deciso che non era il caso di continuare perché ho iniziato a sentire un pizzicore alla gola. I miei “sensori” evidentemente mi allertavano sulla pericolosità delle sostanze contenute. In seguito, volendo dare continuità a questa attività che avevo intrapreso, ho iniziato un lungo lavoro di ricerca su come fosse possibile sviluppare prodotti che non contenessero sostanze nocive e che non contenessero solventi, e cioè che fossero ecologiche e rispettassero la natura e la salute dell’uomo».

Si può creare dunque ricchezza e fare impresa nel rispetto dell’ambiente?

«Certo. La nostra azienda ne è la dimostrazione. Ma ci sono come noi tante altre aziende che negli anni hanno creato ricchezza e posti di lavoro in chiave green. Oggi fortunatamente queste aziende sono sempre di più. Sta crescendo fortemente la domanda da parte del consumatore di prodotti ecologici. Possiamo affermare che è una questione di volontà».

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