Bagno di Romagna, Pietro Bellucci nuovo segretario del Pd

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Il Coordinamento Comunale del Partito Democratico di Bagno di Romagna ha nominato Pietro Bellucci nuovo segretario del proprio Circolo. Segretario Generale della Cgil territoriale di Cesena dal 2001 al 2010 e successivamente dal 2010 al 2019 Segretario Confederale regionale della CGIL Emilia Romagna e responsabile dell’organizzazione, Bellucci ha lasciato gli incarichi e gli impegni di direzione sindacale al momento del pensionamento.

“Per prima cosa - ha detto Bellucci - voglio ringraziare il Coordinamento del Circolo per la fiducia che mi ha riconosciuto, ed un ringraziamento particolare a nome mio e di tutti gli iscritti a Lauro Giovannini per il lavoro e l’impegno con cui ha svolto in questi anni difficili, la sua funzione di segretario. Il suo contributo ci sarà prezioso anche d’ora in poi e sono sicuro non mancherà, come non mancherà quello degli altri componenti del coordinamento. Sono consapevole e l’ho detto al Coordinamento, che un segretario senza una squadra non ha alcuna possibilità di incidere nei processi politici.

Per quanto mi riguarda, comincio questo nuovo e sinceramente non preventivato viaggio del mio impegno sociale, forte di una convinzione che voglio condividere con tutti coloro che in questi ultimi anni si sono allontanati dalla partecipazione attiva alla politica. Pur con i limiti ed i problemi che in questi ultimi anni lo hanno attraversato e di cui sono consapevole, oggi più che mai il PD è lo spazio politico insostituibile per provare ad organizzare una alleanza di valore progressista e questo vale certamente in Italia e in Emilia Romagna, ma anche qui sul nostro territorio e nel nostro comune. A tutti i compagni di strada che si sono allontanati, ma che continuano a pensare che questa società ha livelli di diseguglianza sociale insopportabili, e che serva una battaglia politica per affermarne una nuova più giusta, a loro voglio dire che il PD è lo strumento per condurre questa battaglia. Certo non il solo, ma come in Italia, anche qui a Bagno di Romagna, senza il PD non è possibile ingaggiare questa battaglia.

Perciò il primo impegno che provo a prendere è quello di ricostruire un partito locale che operi costantemente, con porte e finestre aperte ai contributi della società civile, sollecitandoli ed assicurando piena e libera possibilità di espressione a tutti coloro che vogliano partecipare a costruire iniziative politiche su temi concreti e chiedendo in cambio una sola condizione, quella di condividere il sistema di valori culturali e ideali che stanno alla base del dna del PD.

Detto ciò, l’obiettivo dell’impegno mio e del Coordinamento Comunale è quello, da un lato, di misurarsi con la sfida di ricostruire una presenza politica organizzata del partito senza la quale non si può produrre iniziativa. Dall’altro, di mettere in campo iniziative di coinvolgimento dei cittadini, restituendo così visibilità e rappresentanza ad una collettività politica quella appunto del PD, la cui presenza può ora essere sottotraccia nella società locale, ma che invece esiste ed è estesa. Le ultime elezioni regionali, ci dicono che il 34% gli elettori di questo comune votando il PD, si è riconosciuto nei suoi valori ideali e culturali e negli obiettivi e programmi generali. La sfida è dunque quella di portarli a partecipare ed a contare come collettività politica anche sul piano più locale.

Lo faremo portando in campo con iniziative concrete, i nostri giudizi e le nostre proposte sui temi che più incidono sulla vita reale e quotidiana dei nostri concittadini, e che sono e saranno sempre più decisivi per interrompere il sempre più evidente declino demografico che affligge il nostro Comune come tutto l’appennino e per rispondere ai segnali preoccupanti e da non sottovalutare che giungono dall’economia locale.

Lo faremo, cominciando dagli assetti della sanità territoriale e dal come assicurare un livello adeguato di presenza e di vicinanza ai cittadini delle prestazioni dei servizi socio sanitari; dalle prospettive dell’occupazione e delle condizioni per accompagnare lo sviluppo del mondo delle imprese senza le quali non c’è nè sviluppo nè lavoro; dalla situazione e dalle prospettive del turismo/termalismo; dai problemi gravi ed irrisolti che affliggono l’arteria strategica che ci collega con il mondo esterno e cioè la E45.

Infine un partito, almeno come lo vedo io, deve assolvere anche un altro grande compito. Quello di aiutare le ragazze ed i ragazzi ad elevare il loro grado di conoscenza e consapevolezza delle sfide epocali per vivere pienamente il mondo del presente e soprattutto del futuro. Vedremo dunque quali iniziative saremo in grado di mettere in campo per approfondire la conoscenza delle quattro grandi transizioni del 21° secolo: quella ecologica sotto la spinta del cambiamento climatico, quella del lavoro e sul lavoro, sotto la spinta della rivoluzione tecnologica, quella demografica a fronte dell’invecchiamento della popolazione e dell’allungamento della vita e quella della rifondazione di una nuova Europa, nel quadro del nuovo ordine mondiale che sta nascendo dalla ascesa di un nuova grande superpotenza economica come la Cina e dalla politica di aggressione bellica che con la sua scia di lutti, devastazioni ed orrori è portata avanti dalla federazione Russa".

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