Una palancola dopo l’altra, per oltre un chilometro, per sostenere e rafforzare l’argine.
Per riparare i danni causati a marzo dall’ultima ondata di piena del Lamone, già a inizio settembre è cominciato un nuovo cantiere a Villanova di Bagnacavallo, che in questi giorni prosegue spedito: si tratta della prima tranche di opere di somma urgenza, da 7,5 milioni di euro, per il ripristino e il rinforzo dell’argine sinistro del fiume, lungo il tratto di pianura, grazie alla posa in opera di palancole d’acciaio lunghe 12 metri, a infissione statica, tramite apposite macchine.
Proprio a Villanova di Bagnacavallo si è svolto ieri pomeriggio un nuovo sopralluogo del presidente della Regione, Michele de Pascale, insieme alla sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presente anche il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni. A seguire, un incontro pubblico per fare il punto sull’avanzamento dei lavori sul Lamone, nella Casa del popolo di Villanova, al quale hanno partecipato anche tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
“Era un intervento molto atteso dai cittadini di Villanova, di cui capiamo la preoccupazione dato che quest’area è stata colpita più volte dall’esondazione del Lamone- ha sottolineato de Pascale-. Grazie all’ottimo lavoro di squadra con la struttura commissariale, siamo riusciti a partire in tempi molti rapidi e, dopo i primi lavori urgenti di impermeabilizzazione delle fessurazioni che si erano manifestate dopo la piena di marzo 2025, ora siamo all’opera con un intervento più strutturato, per mettere in sicurezza l’arginatura e, di conseguenza, l’abitato. Siamo venuti a toccare con mano il cantiere, che procede spedito”, ha concluso il presidente.
“Comprendiamo bene l’apprensione, le paure di chi vive qui, da sempre, ogni volta che piove o vengono emesse allerte- ha commentato Rontini-. Vogliamo esprimere, ancora una volta, la nostra vicinanza alle comunità colpite o a rischio e ribadire il nostro impegno quotidiano per la messa in sicurezza del territorio”.
“Un segnale importante, per la nostra comunità, e un intervento concreto per la mitigazione del rischio idrogeologico- ha sottolineato il sindaco Giacomoni-. Desidero esprimere un ringraziamento a tutti i tecnici che hanno lavorato e stanno lavorando in maniera spedita; e alla Regione, per la parte progettuale e di gestione degli interventi e per la vicinanza alla gente, manifestata anche attraverso incontri pubblici”.
Proprio Villanova, e in particolare la frazione di Traversara, è da settimane sotto un’attenzione particolare della struttura commissariale e dei tecnici dell’Agenzia regionale: a Traversara è stata dedicata una commissione che, da circa un mese, si sta riunendo periodicamente per mappare gli edifici colpiti presenti nella ‘zona rossa’, definire quali demolire e quali puntellare. Inoltre, in stretta collaborazione con il Comune, si stanno portando avanti indagini geologiche per i movimenti d’acqua nelle falde per verificare la tenuta di alcune pozze che si sono formate accanto ad alcune abitazioni.