“Sicurezza e legalità a Bagnacavallo: “ la petizione parte da un operaio senegalese

Questa volta il cambio di passo per la tutela della sicurezza a Bagnacavallo lo chiede anche un giovane senegalese, Joseph Agboton, operaio 41enne perfettamente integrato e desideroso di continuare a vivere tranquillamente nella sua città. Lo fa già da 13 anni, ed è anche molto conosciuto per il suo recente passato nel calcio.

Che in quel territorio vi sia un’escalation di episodi volti a minare la sicurezza e l’incolumità di chi vi abita è un dato di fatto. Così come lo è il fatto che molti di questi episodi - non tutti, ma certamente i più recenti - abbiano coinvolto cittadini extracomunitari, spesso in lite tra loro per motivi forse nemmeno troppo futili.

Tuttavia, recentemente sono stati proprio molti di loro a indignarsi per tali comportamenti: prima con un lungo post dopo il burrascoso arresto di due settimane fa nel centro storico, e adesso con l’intenzione di Joseph di coinvolgere la cittadinanza in un accorato appello.

La stessa idea è venuta, contestualmente, anche al consigliere comunale di FdI, Gianfranco Rambelli, che però è sceso in campo come privato cittadino.

Così i due si sono incontrati e, dopo averne condiviso modalità e finalità, hanno deciso di unire le forze

Unire le forze

«Ho pensato alla raccolta firme come cittadino, pur essendo consigliere comunale, perché ho percepito che il limite di sopportazione della cittadinanza è stato raggiunto - racconta Rambelli -. La stessa idea, contemporaneamente, l’ha avuta anche Joseph, annunciandola con un post. Dunque l’ho contattato, proprio perché penso che l’unione faccia la forza: ci siamo trovati subito d’accordo e abbiamo deciso di portarla avanti assieme, benché non ci conoscessimo. Anche lui, infatti, ha notato un crescente degrado e gli dispiace, come dispiace a chi, come lui, si integra, vedere il proprio paese in questa situazione».

«Sarebbe ora di tornare un po’ alla normalità qui in città - ha scritto Joseph in un post che ha raccolto enormi consensi - con più tranquillità e serenità. Per poter girare senza stress e senza paura di farsi aggredire o di dover fare a botte con questo branco che vuole rovinare Bagnacavallo. Bisogna fare qualcosa al più presto». Peraltro, proprio l’altra notte a una signora è stata rubata una Fiat Panda rossa parcheggiata fuori casa, in via Pisacane.

L’iniziativa

Tornando alla petizione per la sicurezza urbana, rivolta al sindaco Matteo Giacomoni, al presidente dell’Unione dei Comuni, al Prefetto e ai comandanti delle diverse forze dell’ordine, nella premessa si sottolinea il «forte aumento di episodi di vandalismo, risse, furti, disturbo della quiete pubblica, danneggiamenti ad auto private e beni pubblici».

«Questi fenomeni - spiegano i promotori - compromettono la serenità e la sicurezza dei residenti, in particolare nelle ore serali e notturne, generando un clima di insicurezza che limita la libertà di movimento e la qualità della vita. Chiediamo il ritorno della stazione dei carabinieri nel più breve tempo possibile, anche a costo di trovare una sede diversa da quella prevista, pur di sbloccare una situazione ormai imbarazzante. Ma chiediamo anche - sottolineano - un presidio fisso delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali».

In attesa che vengano definiti banchetti e punti di raccolta presso gli esercenti, attualmente è possibile sottoscrivere la petizione al banchetto allestito in via Bagnoli Inferiore 14, presso l’abitazione dello stesso Rambelli, dalle 15 alle 20.

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