Maltempo in Romagna, dopo i fiumi ora preoccupano i canali irrigui. Ingrossato il Cer

Bagnacavallo
  • 19 settembre 2024

Dopo i fiumi ora l’attenzione è rivolta anche ai canali. Le tracimazioni e le esondazioni hanno portato a far defluire una massa d’acqua enorme al Cer che a sua volta fatica a contenerla, tanto che a chi abita in prossimità del reticolo artificiale il Comune di Cotignola ha dato l’ordine di evacuare o portarsi ai piani alti. Un problema, quello dei canali, evidenziato anche dal presidente della Provincia, Michele De Pascale: «in questo momento la preoccupazione non è tanto sul fatto che il livello superi gli argini ma è sulla tenuta degli argini e in questo momento ci sono forti criticità soprattutto nel Lamone sia lato nord, lato Bagnacavallo, per capirci, sia lato sud, cioè lato Russi-Ravenna e quindi stiamo tenendo monitorati fortemente tutti gli argini per capire se ci possono essere delle criticità.

Parallelamente a Forlì, il fiume Montone ha rotto in due punti, sia in destra che in sinistra idraulica e quindi stanno uscendo importanti quantitativi d’acqua che interessano la rete dei canali. Ora questo è il cambio di fase dell’alluvione, un po’ come purtroppo è stato un anno fa, dove nella prima fase la minaccia arriva dai fiumi e nella seconda fase la minaccia arriva dai canali. In questo momento le due rotture dei fiumi sovraccaricano sia la zona delle Ville disunite e quindi tutta la zona che è fra il Ronco e il Montone e una parte il sistema della cupa Magni e quindi anche la zona di Russi e poi conseguentemente quella di Villanova e poi fino ad arrivare a Fornace. Quindi al momento stiamo tenendo monitorati i canali, ma è fondamentale che anche i cittadini che abitano a nord e a sud del fiume Montone, quindi sia nella zona fra i due fiumi, Ronco e Montone, sia nella zona a nord fino ad arrivare appunto a Fornace, prestino la massima attenzione perché a seconda della capacità dei canali di gestire quest’acqua in uscita dai bacini possiamo non possiamo avere dei problemi anche in queste zone come purtroppo è accaduto un anno fa. È evidente che la situazione anche del Lamone, lato Ravenna, aggraverebbe in maniera devastante tutto il bacino della Cupa e quindi, ripeto, di Villanova, di Fornace e di tutta quella porzione di territorio. Quindi in questo momento, oltre a continuare a prestare attenzione per i livelli dei fiumi, dobbiamo iniziare a prestare forte attenzione anche allo stato dei canali”.

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