Una firma che valeva più di ogni altra cosa. E che per una drammatica coincidenza è stata anche lo spunto per il suo ultimo messaggio, un invito postato sui social: “Domani mattina in piazza a Bagnacavallo ultimo giorno raccolta firme per la sicurezza. Venite a firmare, a salutarci e a raccontare se...”.
Lo aveva scritto Gianfranco Rambelli venerdì sera, poco prima che il destino dopo essersi portato via l’anziana madre, Anna Luisa Baldini, spegnesse anche il suo cuore, impedendogli così di vedersi concludere il primo step della sua grande battaglia per la comunità, in primis il ritorno della caserma dei carabinieri a Bagnacavallo.
Un obiettivo per cui, oggi lo si può dire, ha lottato davvero fino alla morte.
Nell’attesa del nulla osta della Procura per celebrare i funerali di madre e figlio (giornata di lutto cittadino con l’esposizione delle bandiere a mezz’asta) vertici e associati di Alternativa Bassa Romagna - di cui Rambelli era fondatore e vice presidente - stanno procedendo al conteggio finale e al recupero di tutti i moduli.
Sono sicuramente oltre 1500 quelli che hanno sottoscritto quella richiesta volta a contrastare l’escalation di episodi di vandalismo e microcriminalità che minavano la tranquillità del territorio.
L’idea di raccogliere delle firme da consegnare al sindaco Matteo Giacomoni e alle istituzioni preposte l’avevano avuta sia Rambelli - come privato cittadino e non come consigliere comunale di Fratelli d’Italia - e il 41enne Joseph Agboton, operaio senegalese perfettamente integrato e desideroso di continuare a vivere tranquillamente nella sua città. E così dopo essersi incontrati e averne condiviso modalità e finalità, lo scorso luglio la decisione di unire le forze. Un connubio che, proprio perché molti dei recenti episodi avevano visto come protagonisti alcuni extracomunitari, aveva fatto partire con una certa enfasi la raccolta, che Rambelli effettuava anche a casa propria, la stessa in cui lui e la madre sono spirati in pochi minuti.
Sabato scorso invece doveva concludersi, una mattinata in cui l’uomo avrebbe presenziato all’ultimo banchetto, fiero e sorridente come sempre. E invece non è mai arrivato dagli amici e colleghi che lo attendevano.
«Stiamo decidendo quando e come organizzare un’ultima giornata celebrativa per la raccolta delle firme in piazza - spiegano da Alternativa Bassa Romagna - che potrebbe anche essere sabato prossimo o comunque a breve. A quel punto provvederemo a consegnarle al sindaco e ci piacerebbe che a farlo fossero i familiari di Gianfranco, perché in fondo tutto è partito da lui. Ed è giusto che finisca con lui».