A Bagnacavallo un’area del cimitero per la sepoltura dei fedeli musulmani

Bagnacavallo
  • 15 aprile 2024

Anche i defunti di fede musulmana potranno essere sepolti nel cimitero di Bagnacavallo: lo ha stabilito la giunta comunale con una recente delibera nella quale si dà positivo accoglimento alla “richiesta di spazio cimiteriale” presentata due mesi fa da Abbas Alyq, presidente del Consiglio Islamico cittadino. A gennaio il consiglio comunale aveva già approvato alcune modifiche e integrazioni al regolamento in relazione ai cosiddetti «reparti speciali destinati a cittadini professanti un culto diverso da quello cattolico», mentre a marzo, dopo la notifica dell’istanza del Consiglio islamico, era stato effettuato un sopralluogo in camposanto durante il quale è stata individuata come area «consona alla sepoltura» una porzione del “Nuovo ampliamento 2002” del cimitero. Ora il via libera da parte dell’amministrazione, con alcune «disposizioni» ad hoc: ad esempio, «per il trasporto funebre è d’obbligo l’uso della cassa di legno o, nei casi stabiliti per legge, la duplice cassa di legno e zinco», inoltre «all’interno dell’area appositamente individuata sarà possibile celebrare il rito funebre secondo il culto di appartenenza, con la clausola che tali pratiche non potranno in alcun modo ritardare le attività operative programmate nel cimitero o comunque arrecare disagio agli altri fruitori delle strutture cimiteriali o agli addetti al servizio». Secondo la tradizione religiosa, l’inumazione di una persona di fede musulmana avviene direttamente a terra, in posizione perpendicolare a La Mecca, dopo che il corpo del defunto è stato avvolto in una serie di sudari di stoffa chiamati “kafal”. Ecco il perché dei rimandi alla cassa di legno nella delibera, che in questo senso fa da apripista sul tema, mancando protocolli specifici a livello statale e con le autorizzazioni, non scontate, che vengono lasciate in capo alle singole amministrazioni comunali. Anche questo un segno della società che cambia, spesso incontrando resistenze: basti pensare alle polemiche nazionali sulla scuola chiusa nel Milanese per la fine del Ramadan .

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