Automobilismo, Amati talento in crescita: "Ora si va a Jerez"

Il sesto e ultimo appuntamento della Porsche Carrera Cup Italia al Mugello ha riservato gioie e amarezze in per Giorgio Amati. Il 23enne di Rimini si è presentato sul circuito toscano in seconda posizione in campionato e unico sfidante del leader in classifica, ma nelle prove e in gara i risultati sono stati inferiori alla attese.

Ma per Amati la bella notizia è arrivata, perché l’alfiere del Team Ghinzani è stato proclamato wild card dallo Scholarship Programme, l’esclusivo programma Porsche Italia di coaching riservato a piloti con età compresa tra i 16 e i 24 anni, per l’International Shoot Out, la sfida finale tra i giovani più meritevoli provenienti dalle varie Carrera Cup nazionali.

Amati guarda avanti, a iniziare dallo Shoot Out. «Sarà una tre giorni molto intensa a Jerez, dal 22 al 24 novembre, si sfideranno i piloti degli Scholarship Programme di tutto il mondo, i migliori giovani, saremo 12-13 driver in tutto - dice Amati - impegnati in tre giorni durante i quali ci sfideremo non solo in pista, ma anche in prove fisiche, mentali, tre giorni nei quali sarà sotto osservazione il pilota a 360 gradi. Alla fine di questi tre giorni sarà eletto un vincitore che verrà messo sotto contratto da Porsche Junior e gli verrà data la possibilità di correre nel Mondiale Super Cup della Porsche del prossimo anno».

Intanto è il momento di tracciare un primo bilancio della stagione nel campionato Porsche Carrera Cup Italia. «È stata una stagione assolutamente positiva, siamo stati protagonisti in tutte le gare e nell’ultima abbiamo avuto l’opportunità di vincere il titolo. Per me è andata molto bene anche se alla fine sono arrivato al quarto posto assoluto».

Giorgio Amati è un pilota giovanissimo e di grande talento, la sua vita è sempre in pista perché di lavoro fa l’istruttore di guida sportiva per i clienti Porsche. «Lavoro in giro per tutte le piste d’Italia, tra Monza, Mugello, Imola, Misano e Vallelunga». Ma il suo grande sogno ora è il Mondiale Porsche. «Non sarà facile, ma io vorrei fare il Mondiale Super Cup Porsche che si corre nelle stesse giornate della Formula 1 e corri davanti al pubblico della F1, quello sarebbe il mio grande obiettivo. Qualche possibilità ci sarebbe, al di là della prossima prova a Jerez, con un team che mi appoggia, vediamo».

Amati sa dove poter migliorare. «A 23 anni nell’aspetto tecnico di guida c’è sempre da migliorare, è importante trovare sempre più il feeling con la macchina che deve essere cucita addosso. Per questo servono tante ore al lavoro con la macchina, tanti allenamenti in cerca di quel guizzo per eccellere e migliorare la parte tecnica e di guida».

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