Legambiente Imola-Medicina si scaglia ancora una volta contro l’irrilevanza del bosco per l’autodromo sul lungofiume per compensare le emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti prodotti dalle attività motoristiche del circuito sulle rive del Santerno. «Che il bosco per l’autodromo sia semplice strumentalizzazione lo dicono i numeri – attacca l’associazione, che ha fatto un accesso agli atti –: circa 108 tonnellate all’anno di Co2 (anidride carbonica) assorbita, non 4.928,112 t/anno come dichiarato dal Comune, sono una piccola goccia nel mare delle migliaia di tonnellate di Co2 emessa dal solo evento Formula 1».
Dati che non tornano
Confrontando il comunicato stampa del Comune del 15 novembre e i dati della relazione sui benefici del progetto del professor Francesco Ferrini dell’Università di Firenze, però, non è solo questo dato a non trovare corrispondenza. «Per il Comune il biossido di azoto No2 rimosso sarà di 61.334,97 Kg/anno – osserva Legambiente – mentre il valore stimato da Ferrini con il metodo Regione Toscana è di 2.044,499 Kg/anno e quello calcolato con il modello I-Tree Eco impiegato a livello internazionale è di 57 Kg/anno al trentesimo anno e 876 Kg totali nei trent’anni. Metodi diversi di calcolo, risultati distanti fra loro».
Inoltre, «per il Comune il particolato Pm2,5 rimosso sarà di 18.638,61 Kg/anno – aggiunge –. Il valore stimato da Ferrini, calcolato con il modello I-Tree Eco, è di 1,5 Kg/anno al trentesimo anno e 22,7 kg totali nei trent’anni».
Infine, «il dato ancora più ingannevole è quello relativo all’ozono – continua –. Nello studio presentato da Ferrini il valore di assorbimento netto O3 ha un bilancio negativo di -1.973,01 Kg/anno (calcolo con il metodo Regione Toscana). Il progetto di forestazione di Imola non rimuoverà, bensì produrrà, 1.973,01 Kg ogni anno di O3. Infatti la rimozione di tale inquinante non è menzionata fra i benefici attesi. Al contrario, l’Amministrazione ha comunicato ai cittadini che l’ozono rimosso sarà di 59.190,15 Kg ogni anno, cioè ha inventato un eccezionale bilancio positivo che a Imola non si è verificato».
«Credibilità in dubbio»
Insomma, «speriamo che Ferrini prenda lo sgarbo come scherzo carnevalesco meritevole di una sonora risata – conclude l’associazione ambientalista –. Certo è che questi numeri mirabolanti alimentano seri dubbi riguardo la credibilità dell’Amministrazione: c’è una precisa volontà di prendere in giro i cittadini o l’impegno assiduo a favore di selfie e réclame non lascia tempo per la semplice lettura e comprensione dei “numeri”?».
E «se il Tavolo Autodromo fosse stato seriamente attivato dal sindaco Panieri, probabilmente avremmo evitato che questi dati imbarazzanti, sia per la politica, che per noi imolesi, fossero divulgati – conclude –, dimostrando impreparazione e “fantasia” su elementari regole matematiche».