Autodromo Imola, conti in ordine e un algoritmo contro il rumore

Imola

«Il 2021 sembrava un anno tutto in salita, causa la pandemia, invece grazie alla collaborazione e al lavoro di squadra l’abbiamo reso fantastico, anche nei conti. La mia soddisfazione, infatti, è legata al bilancio che chiuderà vicino al pareggio o addirittura qualcosa di più». Giancarlo Minardi, “presidentissimo” di Formula Imola, ha dato sostanza così ieri alla conferenza stampa indetta all’Enzo e Dino Ferrari per tracciare un consuntivo del 2021 e guardare al 2022: “Il lavoro di tutto il cda è stato fantastico – ecco le parole dell’ex patron del team Minardi –, in particolare grazie alla dedizione del consigliere Augusto Machirelli abbiamo tenuto sotto controllo i costi e ottimizzato i ricavi. Continuiamo ad operare con tante incognite, non ultima la proroga dello stato d’emergenza al 31 marzo, ma contiamo di avere per il Gran Premio del 24 aprile una buona disponibilità di posti».

Biglietti e polifunzionalità

Proprio sulla Formula 1 che verrà, si spera la prima con i tifosi di nuovo sugli spalti dopo due edizioni forzatamente a porte chiuse, il direttore Pietro Benvenuti ha svelato un altro particolare importante: «Vogliamo portare più gente possibile sulle tribune, naturalmente rispettando le regole e i limiti imposti. Per questo abbiamo deciso che i costi dei biglietti saranno tutti molto accessibili, li renderemo ufficiali presto, ma è un lavoro sostanzialmente già completato, con divisione per settori e giorni di gara». Il lavoro di squadra è il vero segreto di questo nuovo corso dell’Autodromo, come sottolineato in modo accorato ancora da Minardi: «Abbiamo sperimentato, aprendo le porte a tutta una serie di iniziative che non fossero solo quelle legate ai motori e tenendo un grosso occhio di riguardo alla sostenibilità. Dopo il 2022 serviranno le famose 3 stelle Fia per ospitare gare internazionali, ora ci siamo quasi vicini, senza dimenticare la certificazione Iso 121 già ottenuta».

L’ottimismo di Benvenuti

Sulla stessa lunghezza d’onda di Minardi si è posto anche il direttore Pietro Benvenuti, sottolineando come: «Le 37 giornate in deroga hanno rappresentato uno stimolo a trovare nuove soluzioni. L’Autodromo è un’azienda e come tale deve lavorare sempre, 365 giorni all’anno. Abbiamo cominciato a puntare ad esempio sull’elettrico, organizzando 4 giornate e presto copriremo il tetto della sala stampa con il fotovoltaico per ricaricare le vetture in modo autonomo, grazie all’energia solare rinnovabile. Poi, ripeto, vogliamo aprirci. Per anni gli autodromi italiani sono state strutture chiuse e impenetrabili. È arrivato il momento di cambiare. Abbiamo aperto ad esempio ai ragazzi dell’università, che vengono qui a provare le proprie sperimentazioni, e poi abbiamo ospitato la festa dell’Alma Mater di Bologna, con gente da 20 Università di tutto il mondo». Il dirigente livornese ha poi lasciato spazio alle emozioni personali e ad uno sguardo al futuro: «Nel 2023 l’Autodromo compirà 70 anni e questo anniversario cade assieme a quello del Cavallino Rampante, così abbiamo già creato un gruppo di lavoro ad hoc che studi, assieme alla Ferrari e ai Comuni di Imola e Lugo (la città di Francesco Baracca, ndr), una serie di iniziative speciali. Dobbiamo puntare sull’esclusività di una struttura come questa, che è vicina al centro storico e raggiungibile in meno di 20 minuti a piedi dalla stazione. Io sono orgoglioso di essere il direttore dell’Enzo e Dino Ferrari. Il mio ritorno non è stato facile, ma posso dire con forza che non mi poteva capitare cosa migliore».

L’algoritmo che decide

Nulla è lasciato al caso ormai all’Autodromo di Imola e Benvenuti, infatti, rivela un altro dei segreti del suo gruppo di lavoro: Per l’attività su pista, con 37 giorni a disposizione, avremmo potuto lamentarci e basta. Invece abbiamo iniziato un lavoro scientifico, analizzando dal punto di vista sonoro tutte le auto e le macchine sul mercato. Di qui è stato creato un algoritmo, che ci ha permesso di costruire un calendario preciso, trovando ad esempio spazio per i test di Formula 1. Senza questo algoritmo, lo dico tranquillamente, avremmo risposto di no. L’algoritmo ci dice con precisione quanti mezzi di una data tipologia possono girare assieme in pista e per quanto tempo».

Albergatori:«Polifunzionalità, tutti d’accordo»

Un confronto proficuo fra tutte le parti in causa. È quello andato in scena ieri mattina, sempre all’Enzo e Dino Ferrati e due ore prima dell’incontro stampa, fra i vertici di Formula Imola, Hera, Comuni di Imola e Faenza, le associazioni di categoria, gli albergatori della zona e IF, organizzatrice dell’incontro: «Abbiamo parlato del 2021 e del 2022 che verrà – spiega Gianfranco Montanari, presidente di IF e noto albergatore imolese -. Il riscontro è stato positivo, in particolare per l’unità d’intenti che finalmente muove tutti i protagonisti. Siamo soddisfatti per la continuità di eventi che si svolgeranno all’Autodromo. Poi la polifunzionalità, l’organizzazione di convegni e fiere, e il coinvolgimento del mondo della bicicletta e del turismo ecologico, riscoperto anche grazie alla pandemia, rappresentano il futuro».

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