Un terzo posto che ha il sapore di vittoria, quello ottenuto dal team cesenate Iron Lynx nella classe Lm Gte-am alla 24h di Le Mans. Uno straordinario risultato ottenuto grazie alla concentrazione e alla perfetta preparazione dei piloti Callum Ilott, Rino Mastronardi e Matteo Cressoni, ma soprattutto grazie al duro lavoro portato avanti dall’azienda di Pievesestina. La Iron Lynx Motorsport Lab è attiva dal 2017, anno della sua fondazione, e progetta e opera nel territorio cesenate pur se nessuno dei padri fondatori è originario di Cesena. L’imprenditrice francese Deborah Mayer, il suo compagno marchigiano Claudio Schiavoni, il veneto Sergio Pianezzola e il toscano Andrea Piccini hanno scelto Cesena perché «un punto di raccordo – racconta il team principal Piccini – tra noi soci. A Cesena vive da qualche anno Pianezzola ma soprattutto Cesena è in un punto strategico. Se fai 50 chilometri verso nord c’è il circuito di Imola, se fai 50 chilometri verso sud c’è quello Misano Adriatico: per noi era fondamentale essere vicini alle piste per provare le nostre vetture e rimanere in una regione come l’Emilia-Romagna dove sono sorte le migliori case automobilistiche e si trovano personale specializzato e ottimi fornitori».
Piccini, come Mayer, Schiavoni e Pianezzola, le auto le guida e non solo le “prepara” per gli altri. Nel loro stabilimento di Pievesestina lavorano prevalentemente tecnici italiani mentre qualche ingegnere straniero si aggrega al team solamente durante le gare. I due responsabili sono però romagnoli: «Ci differenziamo dagli altri team per il semplice fatto che noi possiamo definirci tecnici della guida – riprende Piccini, che insieme a Pianezzola è stato a lungo istruttore di guida per Maserati e Ferrari – prepariamo i giovani a guidare le nostre vetture fin da giovani e a coltivare la loro passione. Inoltre siamo un laboratorio che produce vetture da competizione di diversi genere».
La vittoria a Spa
Il fantastico 3° posto ottenuto domenica alla 24 ore di Le Mans arriva a poche settimane di distanza dalla vittoria alla 24 ore di Spa ottenuta con i piloti Pier Guidi, Ledogar, Nielsen.
A Le Mans tre auto nelle prime 9
Quella andata in scena tra sabato e domenica è stata una gara condizionata dalla pioggia torrenziale che l’ha resa ancor più ricca di insidie. Per metà corsa le vetture numero 80 e numero 60 del team cesenate sono state nelle primissime posizioni: la #80 di Ilott, Mastronardi e Cressoni ha chiuso al 3° posto alle spalle della Ferrari AF-Corse 488 affidata a François Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera e alla Aston Martin Tf Sport guidata da Felipe Fraga, Ben Keating e Dylan Perera. La Iron Lynx #60, con al volante Claudio Schiavoni, Raffaele Giammaria e Paolo Ruberti ha rotto gli ammortizzatori posteriori nell’ultima parte di gara, concludendo in quarta posizione. Ottima prestazione anche da parte dell’equipaggio tutto al femminile di Iron Lynx sulla Ferrari #85: le “Iron dames”, equipaggio tutto al femminile voluto fortemente da Deborah Mayer e che vedeva alternarsi alla guida Rahel Frey, Sarah Bovy e Michelle Gatting, si sono classificate al 9° posto.
«Il podio – riprende Piccini – è stato un successo nel successo, perché già il fatto di aver portato sotto alla bandiera a scacchi tutte le tre nostre auto da gara non era semplice né scontato, visti i numerosissimi sorpassi e i problemi legati alle condizioni atmosferiche. Salire sul podio da team principal ha lo stesso sapore di quando sono salito sul podio da pilota». Era il 2006 e l’Aston Martin guidata da Piccini, Enge e Turner si classificò 2ª nella Gt1.
E ora il Nurburgring
Nel prossimo fine settimana, la Iron Lynx sarà impegnata al Nurburgring, in Germania, nel Ferrari Challenge con tre auto guidate da Schiavoni, da Dahlmeyer e dalla danese Michelle Gatting.