Ausl Imola, scintille tra sindacati sull'accordo ponte produttività

Imola

Martedì scorso le sigle confederali Fp Cgil e Uil Fpl, assieme alla maggioranza della Rsu (gli eletti nelle sigle Cgil, Cisl, Uil e Nursing Up), hanno sottoscritto un accordo ponte che tutela l’erogazione delle quote di produttività prorogando gli attuali importi mensili per l’anno 2023, da destinare ai lavoratori della Ausl di Imola, in attesa di definire un ulteriore accordo entro il 30 aprile.

Come spiegano in una nota congiunta Erika Ferretti (Fp Cgil) e Giuseppe Rago (Uil Fpl), «l’assenza della firma da parte di Cisl Fp non è coerente con la firma assolutamente responsabile dei rappresentanti dei lavoratori eletti in quella sigla sindacale che assieme ai colleghi delle altre sigle, ad esclusione della Fials, hanno sottoscritto l’accordo ponte raggiunto attraverso un confronto prolungato e faticoso con l’Ausl che ha prodotto il risultato concreto di mantenere le quote di produttività inalterate rispetto al 2022».

«Si tratta di un accordo ponte – continuano – in quanto entro il 30 aprile la trattativa dovrà proseguire definendo le risorse a disposizione per il salario accessorio e le loro modalità di utilizzo, che saranno oggetto di confronto coi lavoratori perché a seconda del mandato che riceveremo potremo orientare l’impiego di quelle risorse, che ricordiamo non sono parte della retribuzione fissa e ricorrente, ma devono essere annualmente contrattate dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali rappresentative».

Ferretti e Rago terminano sottolineando che «senza la sottoscrizione di questo accordo non c’era la certezza di garantire le quote di produttività dei lavoratori a partire dal mese di gennaio, nessun’altra certezza di aumento del salario e la possibilità per l’Azienda di procedere unilateralmente. Abbiamo ritenuto indispensabile proteggere le quote di produttività in un momento storico delicato, compromesso dai rincari dei servizi e dalla crescita dell’inflazione. Rimane un mistero la posizione dalla Cisl Fp che se sottoscrive l’accordo come Rsu, nel contempo lo nega come sigla confederale».

Non si è fatta attendere la replica della Cisl Fp, che con una nota spiega di aver «siglato l’Accordo attraverso i suoi delegati Rsu eletti dai lavoratori della Ausl di Imola e che sono pienamente titolati alla contrattazione integrativa, pertanto l’Accordo è valido e applicativo. Si tratta di accordo “ponte” in quanto non è esaustivo, in attesa della quantificazione esatta delle risorse disponibili garantisce il trattamento in essere ai lavoratori ma non concretizza ancora una vera valorizzazione del personale che tutte le sigle al tavolo hanno rivendicato. Non capiamo pertanto la volontà di dare questa “enfasi” a un passaggio che non aggiunge nulla di più di quanto i lavoratori già percepiscono. La contrattazione con la Ausl infatti è appena iniziata e proseguirà nei mesi di gennaio e febbraio, ci sottraiamo pertanto da una polemica sindacale che non serve ai lavoratori e ci concentriamo sull’obiettivo di dare loro quella valorizzazione economica che attendono da anni».

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