Atletica, Sansovini: "Vi racconto la mia corsa al fianco di Jacobs"

Una domenica impossibile da dimenticare. La “prima volta” agli Assoluti indoor ha regalato solo sorrisi al 22enne sammarinese Francesco Sansovini, capace da esordiente di conquistare la finale sui 60 piani correndo spalla a spalla con l’oro olimpico Marcell Jacobs e poi di portare a casa un eccellente 6° posto. «Ho centrato il mio obiettivo, quello di entrare tra i migliori otto - esordisce il portacolori dell’Olimpus San Marino -. Venivo da un 4° posto agli italiani Under 23 dove non mi era bastato correre in 6”75 per prendere la medaglia, ma non ero al meglio per un infortunio. Domenica il sorteggio mi ha messo di fianco a Jacobs e questo non ha facilitato le cose, però l’ho preso un po’ come punto di riferimento ed è andata bene».

Vicino all’oro

Nella grande festa dell’atletica italiana, Sansovini si è ritrovato al centro del villaggio. «Con Jacobs avevo corso un 100 a Rieti già due anni fa, ma non spalla a spalla come ad Ancona. Rispetto ad allora l’ho trovato più “sfilato”. L’emozione? L’ho sentita tutta sui blocchi, prima era solo carica agonistica. Durante il riscaldamento ho provato a tenere d’occhio Jacobs, per capire da vicino cosa faccia un campione come lui nell’approccio alla gara. La presenza del pubblico ci ha dato una grande spinta. Ovvio, erano tutti per Marcell, ma il mondo dell’atletica è inclusivo, nessuno se la tira e ci siamo goduti l’atmosfera. La presentazione delle finali con le luci spente, modello Tokyo, ha reso tutto bellissimo».

Stagione intensa e nuovo tecnico

Sansovini, che ha corso la batteria in 6”78 e la finale in 6”90, qualche piccolo rimpianto ce l’ha comunque. «Mi sono ritrovato senza un concorrente di fianco a me, causa rinuncia. Così ho avuto quasi l’impressione di correre in allenamento e ho la convinzione che avrei potuto far meglio. A cominciare dalla partenza, più convincente in batteria. Lì ho tenuto Jacobs come riferimento e forse dai 40 ai 60 mi sono indurito un po’. L’obiettivo? Voglio scendere ancora sotto il mio personale di 6”70, stabilito sempre ad Ancona il 23 gennaio. Rispetto all’anno scorso ho già tolto 13 centesimi, ma non mi fermo». Sansovini, che si allena allo stadio di Serravalle insieme agli altri talenti sammarinesi compresa la giovane Alessandra Gasparelli, ha da poco cambiato guida tecnica, passando da Alberto Andruszkiewicz a Dan Mitirica. «Abbiamo lavorato molto sugli angoli di partenza e di corsa, cambiando tanti aspetti degli allenamenti. Prima al centro c’era il volume, ora la qualità. Mitirica, che vive a Riccione da vent’anni, mi segue al campo tre volte a settimana, io poi durante l’inverno ho svolto uno stage a Tenerife, dove spero di tornare ad aprile e qualche seduta ad Ancona. Nel week-end disputerò i Campionati Balcanici a Istanbul, ho il secondo tempo dietro al 6”67 del turco Ozer, poi i Mondiali indoor a Belgrado. Per la stagione all’aperto invece punto a scendere sotto il mio personale di 10”65, magari battendo il record sammarinese di 10”60 di Gian Nicola Berardi del 2003, al quale ho già tolto quello dei 60. E dovrei correre i Mondiali a Eugene in Usa e i Giochi del Mediterraneo in Algeria».

Guardia del consiglio

Il velocista sammarinese sta concludendo l’Università ma non solo. «Faccio parte della Guardia del Consiglio grande e generale, naturalmente quando posso visti i tanti impegni sportivi. A San Marino non esistono per noi atleti i corpi militari, che sono un prezioso supporto. Sono all’ultimo anno di Scienze motorie a Urbino e spero di laurearmi a fine 2022. Avevo vinto una borsa di studio per gli Usa, ma causa la Pandemia non sono riuscito a partire”.

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