"Assumiamo solo italiani", bufera su una trattoria di Rimini

Archivio

C’è voluto quasi un giorno e diversi commenti negativi a far decidere i gestori di una trattoria locale a modificare il proprio annuncio su facebook per la ricerca di un aiuto in cucina. L’offerta, inizialmente, era rivolta soltanto ad italiani, specifica che poi è stata cancellata. "Questo - denuncia la segretaria della Cgil di Rimini Isabella Pavolucci - a dimostrazione che la mentalità xenofoba di qualche singolo individuo non è generalizzabile, vale comunque la pena ribadire alcuni principi". 

Scrivere “Solo italiani”, a parte il giudizio negativo sociale e umano che scaturisce in chi legge, "contravviene a talmente tanti articoli di legge, direttive internazionali e nazionali, circolari attuative da riempire interi volumi fino a giungere alla Costituzione Italiana". 

Pavolucci insiste: "All’art. 3, la Costituzione Italiana stabilisce, infatti, che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”".

Ma non solo. "Costituisce discriminazione – si legge nel Testo unico in materia di immigrazione n. 286 del 1998 - ogni comportamento che, direttamente  o  indirettamente,  comporti  una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il   colore,   l'ascendenza   o  l'origine  nazionale  o  etnica,  le convinzioni e le pratiche religiose, …"

Spostandoci in ambito europeo, già dal 2000, con le Direttive n. 43 e n. 78, si dà attuazione al principio della parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica e, per tornare all’Italia, questa Direttiva viene ripresa nel decreto n.215 del 2003.

"Fortunatamente la nostra comunità nazionale ed europea si fonda su principi, valori e leggi che ci pongono, almeno a livello giuridico, al riparo dalle discriminazioni sebbene permangano sacche di anacronistica resistenza xenofoba, razzista e in molti casi anche sessista che costringono a dover ribadire concetti fondamentali per un Paese che si consideri civile. Infine, questo post pubblicato dalla trattoria in questione su FB apre anche uno squarcio sul modo approssimativo e fuori dalle regole in cui nel nostro territorio tante imprese procedono nella ricerca del personale, vedi le infinite polemiche sorte nell’estate appena trascorsa sui lavoratori che non si trovano".

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui