Asse attrezzato a Imola, corsie più strette sotto al ponte ferroviario

Imola

IMOLA. Fu evidente fin da subito, da quando cioè la Bretella, fra i mille contrasti dell’epoca, cominciò a prendere forma una quindicina di anni fa, che passare dalle 4 corsie della nuova strada alle due obbligate del sottopasso ferroviario, avrebbe certamente congestionato il traffico. Così è stato nelle giornate lavorative per gli ultimi lustri, almeno all’ora di punta del mattino, quando cioè i residenti del quartiere Pedagna raggiungono zona industriale, uffici, stazione dei treni o autostrada. Insomma c’è un momento, in particolare fra le 7.30 e le 8.30 circa del mattino che quel tratto di asse attrezzato viene preso d’assalto, anche le statistiche del resto indicano che è la strada più battuta della città, e immancabilmente si crea la coda, quella più fastidiosa, che si blocca quando cioè tutti hanno smania di arrivare a un treno che parte, a una campanella che suona, a un marcatempo.

La soluzione
Posto che non c’è all’orizzonte alcuna previsione di allargare il tunnel che passa sotto alla ferrovia, opera che sarebbe ben più complicata e onerosa, e che comunque non fu presa in considerazione nemmeno al momento della costruzione della bretella che si sarebbe innestata nell’asse attrezzato già esistente, l’amministrazione comunale, di concerto con Area Blu, ha deciso che l’unica soluzione è restringere le carreggiate sottostanti. In sostanza, lo spazio attraverso il quale passare sotto al ponte resterà lo stesso, ma verranno razionalizzate le larghezze, e si conta così di far defluire meglio il traffico. «In sostanza le corsie dalle 2 attuali diventeranno tre, due in direzione della zona industriale-artigianale, e sempre una verso la Pedagna, per il rientro – spiegano ad Area Blu –, la differenza è che le corsie stesse saranno più strette rispetto a come sono oggi. Oggi infatti misurano quasi 4 metri ciascuna, sono più larghe che una corsia autostradale di fatto, diventeranno invece di 3 metri ciascuna e si recupererà anche un po’ di spazio riducendo le banchine laterali». La corsia diventa doppia solo nella direzione della zona industriale-artigianale perché di fatto è solo in quella che si crea l’ingorgo al mattino presto, sulla via del ritorno, invece, il traffico riesce a diluirsi su un arco temporale più ampio.

Il cantiere
I lavori inizieranno nella nottata di domenica prossima 25 agosto, approfittando dell’ultimo sprazzo di ferie, dunque di un periodo in cui il traffico è ancora un po’ più “leggero”. «Non ci sarà comunque alcuna interruzione della circolazione –assicura Area Blu –, al massimo durante la nottata potrà essere istituito un senso unico alternato, ma fin dal mattino del 26 due corsie bidirezionali saranno garantite, mentre per completare la seconda in direzione della zona artigianale, servirà una settimana, dieci giorni di lavori. Sarà istituito il limite dei 30 chilometri orari durante il periodo del cantiere, poi dovrebbe essere portato, nella normalità, ai 50 km orari». Spartitraffici, ingressi e uscite laterali non cambieranno la loro fisionomia, nel tratto che va dall’innesto di via Marzabotto verso il sottopasso della ferrovia verrà asfaltata una parte di banchina oggi inerbita e tombato un fosso per una quindicina di metri. Il lavoro, che quindi non necessita di opere particolarmente complesse, sarà realizzato investendo una cifra di 70mila euro.

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