Aspettando la bretella da 8 milioni gli archeologi tornano a scavare a Gatteo

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Archeologi ancora in azione a Gatteo. Dopo i ritrovamenti d’importanza epocale, che hanno riscritto la storia di quel territorio, da alcuni giorni alcuni specialisti degli scavi per cercare perle del passato sono di nuovo sul posto e la loro presenza non è sfuggita ai residenti.

La storia riscritta

A ridosso del capoluogo, in via Mistadella, di fianco alla strada provinciale, durante le opere per costruire un ampio capannone per l’azienda “Teddy”, che ha sede nel Riminese, sono state riportate alla luce molte tracce dell’età del ferro (circa 800 avanti Cristo), che riportano indietro di vari secoli la datazione dei primi insediamenti a Gatteo. Scoperte archeologiche di prim’ordine, che la Soprintendenza archeologica, lo scorso settembre, ha svelato in una conferenza all’oratorio San Rocco. Che fossero emerse varie tracce risalenti all’età del ferro era già di pubblico dominio. La Soprintendenza ai Beni archeologici di Ravenna, attraverso la ditta “Tecne”, ha poi effettuato gli scavi archeologici che «hanno portato in luce evidenze archeologiche della fase dell’età del ferro, d’epoca preromana, che sono importanti per la conoscenza storica del territorio». Dopo aver trasferito e messo in sicurezza tutti i ritrovamenti, ora si continua a scavare in un’altra zona della stessa area, quella che sarà interessata dall'arrivo della bretella che da San Giovanni in Compito sbucherà nei pressi del casello autostradale, lambendo il cosiddetto parco dei gelsi.

Il progetto della bretella

Per l'anno prossimo è atteso l'inizio dei lavori da 8 milioni di euro per questo collegamento stradale che da San Giovanni in Compito, al confine tra i comuni di Longiano e Savignano, porterà auto e camion direttamente nella zona del casello autostradale. La bretella, finanziata con fondi regionali, limiterà il traffico e lo smog sull’attuale rete viaria che attraversa i comuni di Savignano, Longiano, Gatteo e Gambettola. La nuova arteria stradale avrà una lunghezza di 3.500 metri, con ponte scavalcaferrovia, e collegherà direttamente la via Emilia al casello del Rubicone, togliendo traffico pesante da un tratto della via Emilia che oggi è spesso congestionato.

Le nuove indagini

Da alcuni giorni gli archeologi sono tornati a Gatteo e la loro presenza non è sfuggita ai residenti, orgogliosi di sapere che anche in passato il loro territorio era abitato. Lo scavo archeologico viene fatto accanto al parco dei gelsi, dove passerà la strada che taglierà dalla via Emilia fino al casello. Sui social un residente auspica anche che «si mettano tante piante per sopperire all’inquinamento che ne deriverà», mentre altri plaudono perché «la strada arriverà da via Sant’Antonio al casello e toglierà traffico dentro Gatteo».

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