Asp, previsto per il caro energia un disavanzo di 200mila euro

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L’Asp del Circondario imolese approva il Bilancio preconsuntivo del 2022. Un documento economico e finanziario dal quale emerge «una situazione di tendenziale disavanzo della gestione caratterizzata da un’eccedenza dei costi trascinati dai rincari energetici e non compensata da equivalente incremento dei ricavi». Si parla infatti di una stima maggior spesa rispetto alla previsione iniziale di quasi 197mila euro. In concreto tra luce, gas e teleriscaldamento invece che 557.417 euro messi a bilancio come spese previste si andranno a spendere 753.624 euro. Questo disavanzo, fanno sapere dall’Asp imolese, «risulta ripianato da poste straordinarie già maturate o in corso di definizione e pertanto non si rende necessario alcun intervento integrativo da parte degli enti soci, quindi i Comuni, rispetto a quanto definito in sede di approvazione del bilancio di previsione 2022-2024».

I numeri principali

Stando al documento redatto dalla sede di viale D’Agostino il valore della produzione del conto economico si attesta su 23.476.898 euro, di fatto +415.598 euro rispetto al preventivo e frutto anche conto dei maggiori trasferimenti regionali, comunali e nazionali stanziati a favore dell’azienda nel corrente anno. Le quote degli enti soci di cui si attestano in 7.001.292 euro, mentre la spesa di personale dipendente viaggia sui 7,2 milioni di euro. La spesa per il lavoro in somministrazione (costo del lavoro e compenso agenzia) si attesta su 1.259.253 euro, mentre l’Irap è confermata in poco più di mezzo milione di euro, di cui 450.052 per il personale dipendente e 58.488 per il lavoro in somministrazione.

Altre criticità

A destare preoccupazione, in quanto legati alla spinta inflattiva che non sembra demordere, ci sono gli aumenti di spesa anche legati alla revisione prezzi a seguito degli incrementi dei beni e servizi. Tra questi c’è quindi una maggiore spesa conseguente per il servizio di ristorazione nelle strutture residenziali e semiresidenziali del +5,5% pari a 21mila euro, per il lavanolo del +7,7% pari a 10mila euro, pulizie strutture (convenzione Consip) del +8,1% circa 12.500 euro, l’acquisto di prodotti alimentari e dermo detergenti del +4,2% con 26mila euro di spesa in più fino ad arrivare alla raccolta, trasporto e conferimento rifiuti speciali con una crescita del +25% pari a 2.400 euro. In definitiva questi incrementi portano a una stima di maggior spesa per 74.700 euro. Un altro aumento che si è verificato nel corso dell’anno è poi quello dell’adeguamento al Contratto nazionale che da una previsione stimata di 234.890 euro arriva invece a superare i 270mila euro con una crescita delle spese di altri 36.714 euro.

Novità dell’ultima ora

Infine dalla direzione è emersa anche come a seguito della delibera adottata dal Comitato di distretto sulla destinazione delle risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza si apre una criticità sul bilancio aziendale non nota al momento della elaborazione della relazione al preconsuntivo, in quanto le risorse a supporto del servizio pasti a domicilio sono state limitate al rimborso dei costi anticipati da Asp per i soli primi otto mesi del corrente anno. Quindi 176mila euro invece che i 260mila tendenziali annui.

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