Arrestato a Budrio per spaccio di eroina e resistenza

Era stato sorpreso durante operazioni di spaccio di eroina. Ma le accuse per cui è stato arrestato dai carabinieri di Gambettola sono duplici: perché dovrà in futuro rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Ha cercato infatti di opporsi al sequestro di un migliaio di euro in contanti.

Le manette si sono strette attorno ai polsi di G.A..

I militari dell’Arma lo hanno bloccato dopo un servizio d’appostamento che stavano effettuando nella zona tra Calisese e Budrio. Dove era stata segnalata loro la possibilità che vi fossero delle attività di spaccio di droga.

L’uomo era stato visto mentre cedeva “qualcosa” a due clienti. Tossico dipendenti che, fermati poco più tardi, avevano ammesso di aver comprato eroina da lui. Di qui il successivo blitz per bloccarlo, tra la zona di Longiano e quella di Gambettola, ossia tra la sua abitazione e quella dei suoi genitori. Dove i militari hanno trovato un altro grammo e mezzo di eroina e soprattutto 1.000 euro in contanti. Associati nelle accuse all’attività di detenzione di droga finalizzata allo spaccio.

L’uomo aveva spiegato che si trattava di soldi prestatigli dal suo datore di lavoro. Da utilizzarsi per pagare l’affitto al proprietario di casa. Quando ha capito che i soldi sarebbero stati sequestrati come prova ha reagito con violenza. Finendo in ospedale per farsi controllare contusioni ad un braccio ed alla testa. Ma soprattutto finendo per sommare le accuse di detenzione e spaccio a quelle di resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto (l’uomo è difeso dall’avvocato Luigi Tampellini) è stato convalidato ieri nell’aula del giudice Ilaria Rosati (pm Sara Posa). Sono stati chiesti termini a difesa ed il giudizio direttissimo si terrà il prossimo 23 marzo.

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