Vela, Transat Café l’OR, Rosetti sesto all’arrivo in Martinica

Aria di Mare
  • 18 novembre 2025

FORT DE FRANCE (MARTINICA). Luca Rosetti e Matteo Sericano al timone di Maccaferri Futura, il Class 40 realizzato insieme ad Officine Maccaferri, che batte bandiera del Club Nautico Rimini, hanno tagliato oggi il traguardo della Transat Cafè L’OR (ex Transat Jacques Vabre) intorno alle 11.45 ora locale (16.45 ora italiana), posizionandosi sesti nella seconda tappa dopo 17 giorni, 3 ore, 45 minuti e 10 secondi di navigazione. La storica e iconica traversata transatlantica, che è partita lo scorso 26 ottobre da Le Havre, ha visto competere oltre settanta barche, di cui più di quaranta nella flotta Class 40.

Il duo italiano ha condotto una delle regate più dure del circuito gestendo con lucidità i continui cambiamenti meteorologici e mantenendo un ritmo competitivo per tutta la traversata. Il percorso si è rivelato particolarmente tecnico, con fasi di vento instabile, sistemi depressionari complessi e scelte di rotta decisive per restare nel gruppo di testa. La prima parte della regata ha riservato un imprevisto tecnico che è stato però gestito nel migliore dei modi. Nelle primissime ore, dopo un avvio brillante che ha visto il team lottare per le prime posizioni, un problema di natura elettrica ha costretto per motivi di sicurezza lo skipper e il co-skipper a uno stop tecnico di diverse ore a Cherbourg, risolto grazie all’intervento tempestivo dello shore team di Futura, insieme a tecnici specializzati.

Lo stop, tuttavia, non ha minato la determinazione del team: Rosetti (bolognese di nascita ma con origini romagnole) e Sericano hanno iniziato la seconda tappa con un passo deciso e veloce, riportandosi sin da subito nel gruppo di testa e dimostrando una notevole capacità di reagire alle difficoltà e di mantenere un livello di performance costante anche nelle condizioni più sfidanti. Nella seconda parte della gara,

Maccaferri Futura ha navigato stabilmente tra le barche più veloci, grazie anche alla scelta strategica di puntare verso sud fin dai primi giorni, rivelatasi vincente: una rotta più lunga ma più

rapida, che ha permesso all’equipaggio di anticipare le oscillazioni dell’aliseo e di inserirsi con decisione nel corridoio di vento che ha fatto la differenza nei posizionamenti finali. Questa

dinamica si è confermata anche nelle ultimissime fasi della regata, quando la barca ha messo a segno uno sprint decisivo nelle ultime miglia, risalendo dalla decima alla sesta posizione.

«È stata una regata impegnativa, piena di momenti in cui serviva prendere decisioni coraggiose e mantenere la calma», racconta Luca all’arrivo in Martinica. «Siamo molto soddisfatti

del risultato: chiudere la seconda tappa in sesta posizione in una gara così agguerrita è una conferma non solo delle prestazioni della barca, ma anche del lavoro del team. Con Matteo abbiamo trovato un ottimo equilibrio, abbiamo spinto quando era possibile e protetto la barca quando era necessario. Maccaferri Futura ha risposto bene in tutte le condizioni».

Quella del 2025 è stata una delle edizioni più difficili della Transat Cafè L’OR. L’aliseo, debole e intermittente, ha richiesto continui aggiustamenti di rotta, mentre la prima fase, affrontata con

venti fino a 50 nodi di bolina, ha messo alla prova gli equipaggi di tutte le classi. In una flotta con distacchi sempre ridotti, il risultato di Maccaferri Futura al suo esordio in una regata transoceanica assume un valore ancora maggiore.

Sergio Iasi, Presidente di Officine Maccaferri, ha così commentato il risultato: «Questo risultato rappresenta un traguardo importante per Maccaferri Futura e un grande motivo di orgoglio per tutti noi di Maccaferri. Luca e Matteo hanno dimostrato professionalità, lucidità e capacità di gestione in una delle regate più complesse della vela d’altura. La loro performance, unita alla qualità del progetto e alla competenza di tutto il team, conferma la visione con cui abbiamo scelto di investire in questa sfida sportiva e tecnologica. Questa regata ci offre un bagaglio di esperienza prezioso per affrontare il 2026 con ancora maggiore slancio e competitività».

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