RAVENNA. Il Centro Velico Punta Marina ha concluso nei giorni scorsi la stagione velica con una cena sociale al ristorante Il Molinetto di Punta Marina. Il circolo nasce nel 1974 e il prossimo anno celebra i 50 anni di vita. È una realtà aperta da maggio a settembre sulla spiaggia di Punta Marina Terme. Accoglie circa 120 soci divisi fra soci ordinari, sportivi e onorari. L’associazione non ha dipendenti e si basa sulle forze dei volontari. La parte più importante del sodalizio è costituita dalla Scuola Vela. «Quella dedicata ai bambini e ai ragazzi», spiega il Centro in una nota, «è aperta nei periodi di vacanza estiva e accoglie una media di 35/40 corsisti a settimana, di fatto da diversi anni ci classifichiamo entro i primi 15 posti in una graduatoria che considera circa 800 centri velici in tutta Italia, nella regione siamo fra i primi tre. A ciò si aggiunge la scuola vela per adulti che è in continua crescita: molti genitori vogliono imparare quel che imparano i loro figli e diversi neofiti sono spinti dal successo mediatico della Coppa America».
Oltre alla scuola c’è il settore agonistico, con una squadra Classe Optimist allenata da Margherita Ricci con 16 atleti; e una Squadra Laser (ora denominata ILCA) con Francesco Pontone.
In questo ambito il Centro organizza anche regate federali che coinvolgono le classi cui apparteniene. Alcuni atleti gareggiano in altri contesti: Maxime Winand e Andrea Brandolini sui “420” e Fabrizio Asioli che, con il ruolo di tattico o di timoniere, regata su barche da altura, fra le quali il glorioso “Moro di Venezia”.
Il Centro Velico dà spazio anche alla vela dilettantistica: ormai da cinque anni organizza il “Trofeo Mosaico” che accoglie l’Adriatico Wind Club e altre realtà veliche dilettantistiche, organizzando ogni anno un circuito che tocca tutto il territorio comunale e al quale partecipano dai 120 ai 140 regatanti. Sì presta attenzione anche all’ambiente con l’organizzazione ogni anno di “Riciclonda” una regata non competitiva (in acque profonde massimo 7/80 centimetri) con barche costruite con materiale riciclato. Sono soprattutto famiglie, scuole e servizi educativi che partecipano all’evento (di solito verso fine giugno) e che vi arrivano con laboratori nelle scuole patrocinati dal Comune di Ravenna.
Ma periodicamente il Centro Velico ospita anche associazioni che si occupano di disabilità e patologie croniche. «Due anni fa abbiamo fatto navigare alcuni pazienti di Ematologia di Ravenna, soci AIL, quest’anno abbiamo ospitato 20 ragazzi diabetici provenienti da tutto il territorio romagnolo e siamo in stretta collaborazione con ADVS di Ravenna».