Luna Rossa e New Zealand ecco i punti di forza dei team

SCAFO E COPERTA Luna Rossa e Team New Zealand sono i due team che nella prima fase hanno proposto due concetti di barche similari tra di loro come impostazione di carena e di piano di coperta. Entrambi hanno capito che tra le altre cose era determinante potere facilmente o più facilmente del proprio avversario decollare e in caso di discesa temporanea dalle ali avere uno scafo che non si attaccava all’acqua. Entrambi da subito hanno pensato di avere un piano di coperta con la parte bassa della randa attaccata al deck , entrambi hanno radicalmente diviso l’equipaggio su due navicelle separate. Quindi due scafi nella opera viva (quando sono dislocanti) non piatti ma con un volume decrescente, Luna Rossa più a V e Team New Zealand ad U nella sezione, ma ambedue pensate nella stessa direzione. Con il secondo scafo i neozelandesi hanno esasperato questo concetto. Tutti, a parte i padroni di casa, hanno avuto forti ritardi con il varo della seconda barca a causa della pandemia che hanno rallentato se non fermato le costruzioni. Chi già, come Luna Rossa e Team New Zealand, era partito con il concetto giusto ha avuto un grande vantaggio temporale e di know how. Quelle che si sfidano per la Coppa America sono le due barche più curate come aerodinamica una volta in volo. I kiwi hanno tutto l’equipaggio sui due scafi all’interno di due carenature che ricordano i bob , Luna Rossa ha introdotto delle carenature dopo Natale. Team New Zealand è stato quello che più si è staccato dal concetto di scafo tradizionale. Con il secondo scafo realizzato si è spinto più avanti è lo scafo con maggiore ricerca aerodinamica. LE VELE Luna Rossa ha la migliore gestione della randa come forma. Team New Zealand pure ha una soluzione interessante sulla gestione della base della randa. Tutte le rande sigillano l’aria tra il ponte e la randa. Si calcola che una randa che non sigilla il ponte ci può essere un aumento di resistenza del 10% .Prada ha fatto il migliore sviluppo del programma vele della flotta. Delle vele poco si è parlato ma sono il motore, i finalisti saranno entrambi con vele North Sails ma personalizzate nel design. Il team neozelandese ha provato una randa denominata Batman. Il regolamento obbliga di avere le stesse misure sulle lunghezze e posizione delle stecche. Loro hanno scavato la balumina tra una stecca e l’altra (i primi a realizzarla sono stati gli americani che l’hanno anche utilizzata in regata). Sembra comunque che la randa di Team New Zealand non fosse regolare in quanto era stato scavato anche il simbolo della coppa che invece non si poteva toccare. In questi giorni i kiwi hanno provato anche un Code 0 montato sul bompresso, probabilmente pensato nel caso nell’ultimo lato di poppa il vento scenda sotto i 6 nodi e si debba finire la regata in regime dislocante, un caso molto difficile ma averlo potrebbe essere la carta vincente in una prova. LE ALI Nel corso dei Round Robin i progettisti hanno avuto tempo e modo di metterle a punto lavorando probabilmente sui flap, le ali avendo un numero prefissato massimo non potevano più essere radicalmente cambiate. A queste velocità ogni minima miglioria sulle parti immerse può generare differenze di nodi. Team New Zealand è andato sulla strada dell’ala piatta detta ad L, simile alle ali dei kite surf. Dal punto di vista teorico è la più efficiente. Come superfici, visivamente le ali di Luna Rossa che si sono viste fino ad oggi sono più grandi. Quelle di Team New Zealand e American Magic le più piccole. Prada, si è visto con Ineos, ha una grande stabilità di volo: si alza e si abbassa poco. Ciò denota un progetto a punto e un ottimo coordinamento tra timoniere, randista e fly controller, tutte operazioni fatte manualmente. Contrariamente, i foil piatti sono più critici e avendo un’area più piccola avranno una velocità di decollo probabilmente più alta rispetto a Luna Rossa che manterrà il suo vantaggio già dimostrato con Ineos nelle condizioni di vento leggero. Una precisazione, il timone cambia l’incidenza dell'ala: ruotando tutto il timone, l’ala è solidale con la pala del timone. In sintesi penso che Luna Rossa possa essere più manovriera di Team New Zealand, legata ad ali meno difficili. Luna Rossa potrà avere una modalità di bolina di potere stringere maggiormente il vento, da utilizzarsi in una situazione tattica di un ingaggio. Forse Team Neazland potrebbe essere più veloce nell’andatura di poppa, ma una volta dietro di bolina dovrà passare gli avversari che potranno difendersi. Team New Zealand sembra più spinto sulla velocità, Luna Rossa sulla manovrabilità. LA CONDOTTA Penso che uno dei punti di forza di Luna Rossa potrà proprio essere la grande coordinazione a bordo tra Sibello , Bruni e Spithill, una coordinazione che in questi mesi è stata rifinita e messa a punto. La soluzione del doppio timoniere permette di evitare movimenti a bordo e potrà essere un’altra chiave vincente in un match serrato o in una partenza con vento forte. Contrariamente, mi aspetto un Team New Zealand sopra i 14 nodi di vento reale molto veloce. Riusciranno a rompere il muro dei 60 nodi? Penso potrà essere possibile ma magari li toccherà chi poi non vincerà la Coppa. La vedo una finale molto aperta da giocarsi ad armi pari. Vedo un 50-50, anzi 51-49 per Luna Rossa. Non penso in differenze stratosferiche di velocità tra le due barche. C'è stato molto tatticismo fino ad oggi ma non si sono ancora affiancate. Dopo il primo giro bolina-poppa si potrà capire meglio, anche se prevedo regate strette e con colpi di scena e sorpassi legati a scelte tattiche o a cadute dalle ali. Vedremo, per ora possiamo dire: Forza Luna Rossa che comunque ha portato il Made in Italy in finale a disputare la Coppa America.

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