Dalla randa fino al match race: le parole le porta via il vento

RANDA. È la vela più grande, a poppa. In realtà sulle barche di Coppa America sono due vele parallele che vengono issate in contemporanea. Su Luna Rossa Pietro Sibello, che è l'addetto alla regolazione, passa dietro ad essa per meglio vedere il campo di regata e aiutare nelle scelte tattiche i due timonieri Francesco Bruni e James Spithill. FIOCCO. È la vela di prua. A seconda dell'intensità del vento viene scelto un fiocco più grande (quando c'è poco vento) o più piccolo (quando ce n'è molto). In questo secondo caso, infatti, la barca (AC75) sarebbe più difficile da controllare. FOIL. Sono le appendici che consentono alla barca di alzarsi dalla superficie dell'acqua e siccome l'attrito dell'aria è inferiore a quello dell'acqua, la barca riesce così a raggiungere velocità molto elevate (53 nodi durante la Prada Cup, circa 98 chilometri all'ora). L'ala è la parte più bassa. Il braccio è quello che esce dallo scafo e lo collega all'ala. FLAP. Sono i bordi di uscita mobile del foil in grado di deviare i flussi aero-idrodinamici. La loro regolazione consente il controllo dello scafo intervenendo sulla sua inclinazione alzando o abbassando la prua rispetto alla poppa. ELEVATOR. È la parte orizzontale posta sotto al timone (sott'acqua) che consente assieme ai foil laterali di far alzare la barca per farla volare. BOLINA. È l'andatura della barca nella direzione contraria al vento. Per arrivare alle boe le barche devono zigzagare il campo di regata perché andando dritte verso le boe il vento le fermerebbe. LATO DI POPPA. È il lato del campo di regata che le barche fanno dopo che hanno girato la boa al termine del lato di bolina. In questo caso, pur riuscendo ad arrivare dritte alle boe, le barche non scelgono la direzione più corta perché dando un po' di gradi di angolo al vento sviluppano una velocità maggiore che fa arrivare prima alla boa anche se si percorre più strada. VENTO REALE. È il vento che soffia sul campo di regata. VENTO APPARENTE. È il vento che somma la componente del vento reale con quello provocato dalla velocità della barca. Intensità e direzione del vento apparente condizionano la velocità e l'assetto della barca. Con gli AC75 si raggiungono velocità talmente elevate che quasi sempre si viaggia più veloci del vento. VIRARE. Cambiare la rotta della barca che sta risalendo il vento portando il lato esposto al vento da sinistra a destra o viceversa e facendo così gonfiare le vele dalla parte opposta. La prua gira verso il vento. STRAMBARE (MEGLIO ABBATTUTA). È la situazione opposta alla virata, con la poppa della barca che va verso il vento. Il vento arriva da dietro e modificando la rotta le vele passano sull'altro lato. Nel caso degli AC75 però la velocità della barca è talmente elevata che è come se le barche andassero sempre di bolina. MURA A DRITTA. Quando il vento arriva dal lato destro della barca. Chi ha le mura a dritta in caso di incroci ha la precedenza su chi viaggia con mura a sinistra. SOPRAVENTO E SOTTOVENTO. La barca sopravento è quella che è posta tra la provenienza del vento e la barca avversaria. RIFIUTI. Quando due barche viaggiano affiancate la barca sopravento riceve i rifiuti della barca sottovento perché i flussi in uscita dalla prua della barca sottovento viaggiano verso la barca sopravento e sono contrari a quelli che consentono alla barca di avanzare. FLIGHT CONTROL. È lo strumento attraverso il quale flap ed elevator sono gestiti da bordo per regolare il volo della barca. TRIMMER. È il marinaio addetto alla regolazione delle vele. GRINDER. È il marinaio che alimenta con la forza delle braccia l'energia necessaria alla regolazione delle vele, all'alzata dei foil o alla rotazione dell'albero. TIMONIERE E DOPPIO TIMONIERE. Il timoniere è il marinaio che con la ruota del timone sceglie la rotta della barca. Su Luna Rossa è stato scelto di avere due timonieri. Il vantaggio deriva dal fatto che per poter meglio osservare il campo di regata il timoniere deve stare sopravento. Chi ha un solo timoniere rischia di perdere controllo e prestazioni delle barca ogni volta che questi deve passare dietro o davanti alla randa per andare sul lato opposto della barca a timonare. TATTICO. È il marinaio che sceglie la rotta più efficace a seconda di tanti fattori, fra i quali i principali sono l'intensità e la direzione del vento (ma in certi casi anche la corrente). Se il vento gira verso destra, chi si trova sul lato destro si avvantaggia sull'avversario posto sul lato sinistro perché può andare in boa senza dover fare più virate o comunque si avvicina molto più alla boa. Lo stesso discorso vale anche al contrario: vento che gira verso sinistra avvantaggia chi sta sul lato sinistro. SCUFFIA. Quando la barca si ribalta (di solito per il vento forte o per onde molto alte) e si corica su di un lato. Al di là della sconfitta, come nel caso di American Magic nei Round Robin, si possono causare danni molto seri alla barca. BOUNDARY. Sono le linee poste al confine del campo di regata. Chi le varca subisce una penalità di 50 metri. DEFENDER. È il detentore della Coppa America. In questo caso si tratta di Emirates Team New Zealand che l'ha conquistata nel 2017 a Bermuda contro Oracle (Usa). CHALLENGER. È lo sfidante che vuole conquistare il trofeo dell'America's Cup. MATCH RACE. È la regata uno contro uno. Si distingue dalle regate di flotta nelle quali le barche sono in numero maggiore (alla Barcolana di Trieste partecipano anche più di 2000 barche). La partenza (Start) è preceduta da una fase (due minuti in questa edizione) nella quale le barche cercano di conquistare la posizione migliore per partire e di far prendere penalità all'avversario. COPRIRE L’AVVERSARIO. Quando una barca è davanti cerca di mettersi fra il vento e gli avversari per far diminuire la potenza del vento sulle vele dell'avversario. In caso di due barche simili per velocità una buona partenza può significare il successo finale grazie alle coperture messe in atto da chi sta davanti: ogni volta che la barca dietro vira anche chi sta davanti lo fa.

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