Rimini e l'arena in piazza Tre Martiri. Gli operatori: "Siamo blindati"

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La storica piazza Tre Martiri si trasforma in un’arena per spettacoli. A partire da oggi, fino al 24 agosto, ogni sera dalle 21,30, si svolgeranno gli spettacoli organizzati dal Meeting. Ci saranno spettacoli di tutti i tipi: dalla musica al teatro, fino alla comicità. Ma non tutti sono entusiasti della scelta della location di questi eventi.

“Reclusi” in edicola

Da mercoledì, infatti, la piazza è diventata un vero e proprio cantiere a cielo aperto per montare il grande palco e posizionare le 800 sedie che riempiranno il “teatro” sotto le stelle. A partire dal pomeriggio è iniziato il via vai di camion e operai e gran parte dell’arena è stata transennata e resa inaccessibile. Questo ha provocato lo scontento di molti, soprattutto operatori, che hanno la loro attività proprio in piazza Tre Martiri. Tra questi, l’edicolante Roberta Olivieri spiega. «Stavo facendo la pausa pranzo e ho visto che alcuni camion si fermavano nel mezzo della piazza. Poco dopo hanno iniziato a montare impalcature e nel giro di poco tempo mi sono ritrovata chiusa dalle transenne. Qualche tempo fa è venuto qualcuno che ha preso delle misure qui di fianco all’edicola, ma io non ne sapevo niente e pensavo che non fosse nulla. Poi mercoledì è iniziato un via vai incredibile, mi sembrava di essere in un film». La circostanza che più di tutti però ha causato la protesta è stata la mancanza di informazione, il fatto che nessuno abbia avvisato gli esercenti della piazza della “costruzione” di questa arena e dei disagi che avrebbe potuto creare. Continua Roberta: «Non sapevo assolutamente che i lavori sarebbero iniziati ieri. Ho dovuto spostare i carrelli che avevo davanti all’edicola perché non si passava. E anche togliendo quelli si fa fatica a passare. Il problema è che così la gente non vede l’edicola e non viene quasi più nessuno. Già questa mattina è stato così. Questa settimana era molto importante perché è una delle ultime in cui ci sono ancora molti turisti che sono i miei clienti principali e penso che guadagnerò la metà del solito se non di meno».

“Non si fa così”

Roberta Pironi, un’altra edicolante di piazza Tre Martiri, conferma. «Non si può blindare così una piazza del genere. Stamattina c’erano dei camion qui davanti e ho dovuto chiedere che si spostassero. Non so come farà a passare il camion che mi porta i giornali quando metteranno le sedie in tutta la piazza». Il problema dell’arrivo delle merci è comune anche ad altri, tra cui Donatella Zannone, della Drogheria Prodotti Naturali. «Dove mi scaricheranno i prodotti adesso che si riesce a passare solo a piedi? Gli operai parcheggiano in piazza come se fosse un parcheggio pubblico e la gente usa i portici come piste ciclabili perché non sa dove passare. Per me è diventato pericoloso anche uscire dal negozio». Oltre al fatto che mercoledì davanti al negozio erano stati posizionati otto bagni chimici, che poi oggi sono stati fortunatamente spostati, il problema principale rimane la disinformazione. «Nessuno ha detto niente. Sono dovuta andare a cercare su internet per capire cosa stava succedendo, mentre per altri eventi hanno tappezzato la città di annunci. È una mancanza di rispetto, soprattutto per la gente che lavora qui da tanti anni come me».

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