"Arcipelago Ivan", il concerto dove risuona Graziani dalle mani e dalla voce del figlio Filippo

"Arcipelago Ivan", l'omaggio di Filippo Graziani al padre scomparso ha avuto luogo il 26 gennaio 2023 al Teatro Nuovo di Dogana (San Marino). Il concerto ha trasportato gli spettatori attraverso la vita e l'arte di Ivan Graziani, con musica, racconti e letture.
Ancora oggi, 26 anni dopo la sua morte, Ivan ha un pubblico che canta le sue canzoni a memoria. Persino i giovani che non l'hanno conosciuto in vita, cantano insieme agli adulti e ai suoi figli sul palco, tra cui Tommaso, batterista di talento, Stefano Zambardino alla fisarmonica e Francesco Cardelli al basso.

"Arcipelago Ivan" non è un concerto di cover ma un'opera d'arte nuova che parte da un repertorio vasto e di assoluta qualità. Brani famosi come "Firenze", "Lugano addio", "Monna Lisa", e "Maledette malelingue" sono presenti, ma c'è sempre la possibilità di scoprire nuove canzoni di Ivan Graziani, scomparso a soli 51 anni. Ad esempio la rivisitazione di "Signorina", un brano meno conosciuto ma toccante, mostra l'attenzione di Ivan verso il mondo degli adolescenti.

Ospite della serata il violinista Federico Mecozzi di Verucchio che ha suonato con la band durante i brani "Scappo di casa" e "Firenze".

Durante i bis c'è imbarazzo su quale canzone suonare. Ce ne sono così tante! Una voce dal pubblico urla "Fuoco sulla collina!" e così la band suona quest'ultima perla che Ivan ha lasciato al repertorio musicale italiano.

Filippo canta sia suo padre che se stesso. La sua voce, tecnica e estensione sembrano ereditati da Ivan, ma c'è una personalità distinta nella scansione metrica e nell'enfasi sulle parole. Questo è un bene perché rende quelle canzoni non solo un ricordo del passato ma un evento artistico attuale che emoziona oggi.

Le parole dette per la voce di Filippo valgono anche per la sua chitarra che usa per lasciarsi andare alle melodie degli assoli con la stessa facilità del padre, e nonostante suoni note che tutti conosciamo benissimo dimostra di avere qualcosa da dire e di saperlo fare bene. Bravo Filo!