Zaki, oggi la settima udienza. Petitti: "Tutta l'Emilia-Romagna è con lui"
BOLOGNA. Si svolge questa mattina a Mansura, sul delta del Nilo, la settima udienza del processo a carico di Patrick Zaki in cui lo studente dell'Università di Bologna, dopo i 22 mesi passati in custodia cautelare fino al dicembre scorso. Rischia altri cinque anni di carcere per diffusione di notizie false. Tante anche nella nostra regione le testimonianze di speranza e affetto, sia da parte dei cittadini, studenti e politici.
"Non ci abbandona la speranza di poter riabbracciare al più presto Patrick Zaki". A dirlo è la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, Emma Petitti, sull'udienza che riguarda lo studente egiziano. "Oggi comparirà per l'ennesima volta di fronte ai giudici a Mansura - ricorda Petitti - nella speranza che si interrompa il ciclo di continui rinvii che lo privano della piena libertà. Sullo studente egiziano dell'Università di Bologna, nonostante la scarcerazione, pende ancora l'ingiusta accusa di diffusione di false notizie. E finché non verrà emessa una sentenza definitiva Patrick continuerà a trovarsi in un limbo burocratico che ne limita i movimenti, le attività e gli impedisce di tornare in Italia e terminare i propri studi. E' una condizione inaccettabile. Sono passati 31 mesi dall'arresto, ma noi, e con lui tutta l'Emilia-Romagna, non molliamo: vogliamo rivederlo a Bologna il prima possibile", conclude Petitti.