Volley Under 19, Mattia Orioli: "I Mondiali, un'esperienza che non si dimentica"

A Teheran si sono svolti i Mondiali Under 19 di volley con il cesenate doc Mattia Orioli protagonista. L’Italia si è fermata ai quarti chiudendo poi al 6° posto. La spedizione azzurra comprendeva due prodotti della Consar Ravenna, Orioli e Alessandro Bovolenta.

Mattia com’è vestire la maglia azzurra in una competizione così importante?

«È stato bellissimo far parte di questa nazionale. Oltre alla consueta parte emotiva, ho sentito una certa responsabilità, stavo tenendo alti i nostri colori in una competizione internazionale».

Quale è stato il percorso per arrivare sino a questo punto e come sono andate le cose in Iran?

«Questo progetto ha una lunga storia che parte già dall'anno scorso quando vincemmo gli Europei con lo stesso staff tecnico. Quest'anno è ripartito tutto l’11 luglio con il primo ritiro terminato a Camigliatello silano. Durante i collegiali abbiamo fatto amichevoli contro nazionali importanti quali l'Iran, l'Argentina, la Germania e la Francia che ci hanno permesso di arrivare preparati alla competizione iridata. Poi al Mondiale eravamo decisi a fare bene, abbiamo vinto il girone imponendoci sempre 3-0, anche agli ottavi. Nella sfida durissima alla Bulgaria non siamo riusciti a portarla a casa al quinto set».

Cosa le lascia questa esperienza?

«Penso di essere una persona e un giocatore migliore. Mi sono confrontato con un livello di pallavolo molto alto e ho avuto la possibilità di stare in campo e vivere al meglio queste esperienza. Sono maturato e mi porterò per sempre dietro questa avventura».

Finito il Mondiale, è ora di voltare pagina: la aspetta una lunga stagione con la Consar. Cosa vuol dire essere in un club così importante e quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?

«Mi aspetta un altro salto di qualità, giocherò con la Consar e lo farò in A1, ma allo stesso tempo farò anche serie B e Under 19. Sarà fondamentale allenarsi ai livelli della Superlega e spero di migliorare sempre di più. Non so cosa ci possa aspettare da noi, perché siamo una squadra nuova e ancora non ho avuto modo di conoscere i miei compagni».

Come vive lo sport nel quotidiano e come si descrive come persona dentro e fuori dal campo?

«Nel quotidiano cerco di dare tanta importanza allo sport, per competere a certi livelli non può essere altrimenti. Fuori dal campo mi piace scherzare e divertirmi. Vivo la mia attività a 360 gradi, credo nei valori dello sport e spero possano sempre più essere parte della mia vita».

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